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Simeone Senior: “Andrà via dall’Atletico Madrid, mai visto cosi male come…”

Il padre di Simeone parla del futuro del figlio

Carlos Simeone, padre del tecnico dell’ Atletico Madrid, Diego Pablo, ha parlato del futuro del figlio, svelando anche un retroscena sulla finale di Champions League persa lo scorso maggio ai rigori. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni del quotidiano argentino, La Nacion:

Il futuro:
“A Madrid sta molto bene. Ma credo che ad un certo punto arriverà l’addio. Italia, Inghilterra. Non lo so ma arriverà. Anche il ruolo di ct dell’Argentina arriverà ma al momento giusto. Sono con lui quando dice di aspettare qualche anno in più. Oggi, Diego necessita del lavoro settimanale, della partita ogni domenica. Credo che tra i 50 e i 55 anni arriverà ad allenare l’Argentina, così andranno le cose. La Seleccion l’ha amata e continua ad amarla”.

La Champions persa la scorsa estate:
“Non lo avevo mai visto così, così colpito dopo aver perso la Champions dello scorso anno. Ma veramente mai mai, è stata una delusione terribile. Non sapeva se restare all’Atletico Madrid, andare via, stava veramente male. E’ stata la più grande delusione a livello sportivo”.

L’infanzia del figlio:
“Ammirava il brasiliano Falcao, era il suo punto di riferimento da piccolo. Ma anche Passarella, Kempes. Aveva sette anni ai Mondiali del 1978 e li ha visti dall’inizio alla fine. Da giovane era un ’10’ di grande qualità, nel suo debutto con  il Pisa segnò un golazo dopo un sombrero incredibile. Poi, con gli anni, si è adattato a svolgere altri ruoli”.

Il rapporto con la famiglia:
“A casa ci sono lavagne (tattiche ndr) persino in bagno. Quando ci vediamo, il 90% del tempo parliamo di calcio. Per il resto parliamo delle nostre vite ma poco. Per esempio ora gli chiedo sempre: ma perché fate tutta questa fatica a recuperare palla? Ma cerco di non infastidirlo. E’ molto difficile che parliamo prima della partita. Non lo facevamo quando era giocatore e non lo facciamo neanche ora. Dopo la partita, invece, sì”.

Gli allenatori punti di riferimento:
“Bilardo, Bielsa, Basile, el Bambino Veira e Sven Goran Eriksson”.