La sconfitta dell’Inter contro la Lazio in Coppa Italia ha tirato fuori ancora una volta il lato tafazziano di molti tifosi interisti. Non sono bastate le nove vittorie consecutive tra campionato e coppa, non sono bastati i tanti punti recuperati in classifica e che permettono alla squadra di Pioli di tornare a sperare in un posto Champions, non è bastato il lavoro fatto dal tecnico nerazzurro su una squadra ormai alla deriva non più di due mesi fa. L’Inter ha perso e tornano le critiche. Come sempre.
Ci lamentiamo sempre della stampa avversa, mai sazia di critiche all’Inter, ma in questo caso sembra quasi che il vero anti interista è l’interista stesso. Sui social scorrono parole dure contro l’allenatore emiliano, tacciato come mediocre dopo una sconfitta, che se pur dolorosa, non cancella quanto di buono fatto fin ora. Il tifoso può capire questo? Pare proprio di no. Si ha sempre la tendenza a giudicare e cambiare idea ogni cinque minuti in base a come gira il vento, infatti è bastato una folata negativa a spazzare via tutte le certezze accumulate in quest’ultimo periodo. Se l’Inter dovesse perdere allo Juventus Stadium assisteremo alla crocifissione di Pioli e a processioni pro Simeone. L’autolesionismo dell’interista e’sempre stato il punto debole della storia nerazzurra e ed è questa la vera sconfitta, una sconfitta che non potrà mai essere rimediata negli anni perchè fa parte della natura di tantissimi interisti. Tutti pronti a criticare, tutti pronti a sfoderare il fantomatico “Lo avevo detto io“.
“Pioli vattene”. “Pioli sei un allenatore mediocre”. E’ sempre la stessa e triste storia. L’autolesionismo. L’auotolesionismo che porta ad essere i più sbeffeggiati d’Italia. Non sono solo stampa e opinionisti i veri “nemici”, sono molti interisti ad essere “nemici” di se stessi, cosa che non rende onore alla storia e al blasone di questa straordinaria realtà che si chiama Inter.