Parere non favorevole dal Campidoglio
Il comune di Roma ha bocciato il progetto per la realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Il parere non favorevole del Campidoglio è arrivato per diverse ragioni e criticità. Lo stesso Campidoglio, però, lascia ancora qualche speranza alla società indicando le condizioni mancanti per arrivare ad un parere favorevole.
Questo quanto si legge nel documento reso noto dalla regione Lazio: «In data odierna, l’Amministrazione comunale di Roma Capitale ha consegnato alla Regione Lazio le valutazioni sul progetto dello “Stadio della Roma”. Il parere unico di Roma Capitale sul progetto definitivo dello Stadio della Roma è non favorevole».
I problemi riscontrati dal Comune
Il progetto definitivo risulta non idoneo – si legge nel documento del Campidoglio – per diverse criticità riguardo la sicurezza stradale e idraulica, carenza su parcheggi, viabilità e trasporto pubblico nonchè carenza documentale.
“Sono state rilevate numerose situazioni in cui non possono ritenersi garantite le condizioni di sicurezza, con particolare riferimento alla circolazione stradale sia veicolare che pedonale”, si legge nella nota. Problemi anche alla voce “idraulica” e altri relativi alla “carenza di funzionalità” tra viabilità, parcheggi e trasporto pubblico, senza considerare la carenza documentale per circa 30 elementi non ancora pervenuti al Comune di Roma.
Sempre secondo il Campidoglio ci sarebbe un’eccessiva concentrazione di varchi su rotatorie; commistione di ingressi a parcheggi di flussi veicolari non compatibili per visibilità e manovrabilità (bus e moto), ubicati in curva e non fisicamente separati per le due diverse tipologie di mezzi; promiscuità di accessi veicolari dell’utenza e delle merci (riferimento a AS Roma Superstore).
Il Comune non chiude le porte in faccia alla Roma, anzi, sottolinea quali sono i punti su cui lavorare per rendere favorevole il parere del Campidoglio: “assicurare “adeguati livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale”; “adeguati ‘livelli di servizio’ delle infrastrutture stradali (rotatorie, intersezioni, svincoli, rampe, accessi e svincoli dai parcheggi etc); di completare “la documentazione progettuale e colmare le carenze di contenuti”. Va poi ridefinito “il perimetro delle zone”, già soggette “a rischio per eventi idraulici”. In una nota ufficiale, infatti, il Campidoglio precisa che “c’è la volontà di andare avanti col progetto definitivo: c’è una lista di temi da affrontare nel periodo di sospensione; ci sono tutti i margini per concludere positivamente la procedura”.