Spalletti come Jude Law: le rivoluzioni non sempre riescono ad essere completate
Spalletti: altre offerte al vaglio
Luciano Spalletti è uomo criptico. Sotto l’aspetto di buon tempone toscano si nasconde un animo difficile da decifrare. Come tutti i buoni allenatori ha imparato a gestire le proprie emozioni al pari dei media. A Roma d’altronde la stampa ed i supporters lo amano.
Lui cerca di tenere tutti calmi, sempre sull’attenti. “Io voglio fare la rivoluzione”. Sosteneva Jude Law, nelle vesti di Lanny Belardo, il giovane papa della fortunata serie Sky di Paolo Sorrentino (the Young Pope). Ed è lo stesso pensiero che affligge ormai da un anno il tecnico di Certaldo.
Ma il mancato rinnovo di contratto forse è la conseguenza di ciò che emerge nella serie tv precedentemente citata: difficile cambiare qualcosa di radicalizzato nel tempo. Ci sono stati molti miglioramenti ma è indubbio che la piazza sia difficile da gestire.
Non si può vivere sempre su un ottovolante di emozioni. In fin dei conti, l’ex allenatore dello Zenit, sembra essere già arrivato al limite delle forze. Cercherà di chiudere in bellezza per poi consultare le offerte di Juventus e Inter ( Pioli per il futuro non sembra avere il profilo adatto).
Senza rimpianti. Perché come diceva Gramsci: “Ogni movimento rivoluzionario è romantico, per definizione”.