Rizzoli rinuncia al Mondiale 2018, nel suo futuro il ruolo di capo degli arbitri
L’AIA punta sul fischietto di Mirandola
E’ notizia di ieri la rinuncia di Rizzoli al prossimo Mondiale di Russia del 2018. La motivazione che ha spinto il fischietto italiano a rinunciare alla prossima competizione mondiale è stato spigato ieri dal direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani.
Nel futuro di Rizzoli c’è la carica di capo degli arbitri, l’AIA infatti ha già informato l’arbitro di Juventus-Inter che una volta appeso il fischietto al chiodo lo proporrà come suo primo uomo. Una notizia almeno curiosa poche ore dopo i disastri compiuti da Rizzoli a Torino domenica sera dove all’Inter mancano almeno due rigori.
Perché Rizzoli?
Se la notizia si rivelasse esatta ci sarebbe da porsi qualche domanda su come vengono prese alcune decisioni in ambiti politici. Rizzoli ha dalla sua certamente qualche riconoscimento prestigioso ma anche molte cadute di personalità.
Nella sua carriera, ormai lunga, il fischietto emiliano ha dimostrato in più occasioni una mancanza di personalità nel confronto con alcuni giocatori di primo livello. Tutti ricordano gli episodi del triplo “vaffa” di Totti ignorato o la mezza testata rifilatagli da Bonucci, senza alcuna conseguenza per il bianconero.