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Sconcerti: “Juve-Inter insabbiata sotto le parole, ha ragione Moratti”

Sconcerti: “Juve-Inter, polemica vuota e sfacciata”

Sono passati ormai cinque giorni da quella che è stata finora la partita dell’anno, JuveInter di cui si continua ancora a parlare soprattutto per il post-partita e le polemiche scaturite nei giorni successivi. Da giorni si sprecano i commenti sul Derby d’Italia più discusso degli ultimi anni.

L’ultima analisi sulla sfida è del giornalista Mario Sconcerti, che commenta le polemiche su JuveInter sulle colonne de Il Corriere della Sera: “Vista da fuori questa polemica tra Juve e Inter appare vuota e un po’ sfacciata. Vuota perché la partita è stata fondamentalmente regolare, nessuno ha avuto la sensazione di qualcosa di guidato, l’Inter ha giocato a tratti anche bene, ma ha perso per un tiro da trenta metri contro una squadra fondamentalmente migliore. Sfacciata perché parlano di miserie le due squadre più ricche e benvolute d’Italia. O davvero si pensa che uno di Torino, Genova, Firenze, Roma, Pordenone ritenga l’Inter da sempre martirizzata dagli arbitri, fuori dall’ambito del potere? Provate a chiedere.

Juve arrogante, ma rimane problema tra ricchi

L’Inter ha un atteggiamento elettrico perché è quella tra le due che sta perdendo di più, deve giustificare un’inferiorità. La Juve ha l’arroganza di chi comanda da cento anni e sente giusto solo quello che pensa. Hanno tutti torto o tutti ragione, non è un problema, ma è comunque un problema tra ricchi, portato avanti con l’esagerazione dei ricchi, l’eterna presunzione d’innocenza. La vera particolarità di Juve e Inter non è la bontà d’animo o un’onestà cristallina, è avere alle spalle due popoli enormi, una massa critica commerciale quasi infinita. È la massa che crea le buone ragioni, ed è la massa che crea le sudditanze. Sì, chiedo scusa, ma viste da fuori queste nuove piccole beghe di metropoli sono autoreferenza, tempo da perdere.

Di calcio non si è più parlato

Secondo Sconcerti si è parlato troppo dell’arbitraggio e poco della partita in sé: “Con un po’ di calma è evidente che Chiellini non batteva la punizione, che Mandzukic è arrivato prima sul pallone ma poi si attacca a Icardi. Si può dare il rigore ma anche no, e allora? Succede anche a Reggio Calabria e non lo sa nessuno. Come è evidente sia fuori tempo Elkann nel riaccendere la questione, una battuta ingiusta e infelice. Vista da fuori, il comportamento corretto è quello di Moratti che applaude il silenzio di Zhang. Ma è un po’ tardivo, arriva dopo due squalifiche di giocatori interisti e quattro giorni di battaglie mediatiche, tutti ormai hanno già detto tutto e soltanto dell’arbitro. Di calcio nemmeno l’ombra. Anche questa è una prepotenza, una vera grande censura. Si è insabbiata la partita sotto le parole”.