Tavecchio, un fiume in piena
Carlo Tavecchio si dimostra ancora una volta un personaggio vulcanico. In un’intervista fiume al Corriere della Sera, ha toccato numerosi argomenti di grande interesse.
Al quotidiano milanese, il presidente della FIGC ha rivelato le sue opinioni riguardo alle tematiche più scottanti del calcio italiano.
Riportiamo di seguito le sue dichiarazioni: “Divido il genere umano in due categorie: quelli che si svegliano perché c’è la luce e quelli che invece hanno voglia di vivere. Io ho voglia di vivere e il calcio è la mia vita.
I malumori di Tommasi per l’appoggio di Ulivieri? Pur comprendendo il clima elettorale mi sono meravigliato per il tono di Damiano. Nessuno di noi ha obbligato Ulivieri a schierarsi. Gli allenatori italiani sono un’eccellenza nel mondo e abbiamo pensato di qualificare tutte le squadre delle società affiliate alla Figc con un tecnico patentato. I primi a beneficiarne sarebbero proprio i calciatori.
I miei primi due anni e mezzo sono stati produttivi. Stiamo lavorando tanto in Italia e a fianco dell’Europa. Siamo stati i primi grandi elettori di Ceferin, nuovo presidente dell’Uefa; siamo ben rappresentati con Andrea Agnelli all’Eca e con la Christillin alla Fifa dove abbiamo votato Infantino. Per il rappresentante all’Esecutivo Uefa abbiamo indicato Uva. Siamo in prima linea nella sperimentazione della Var, abbiamo chiesto la gara inaugurale dell’Europeo itinerante del 2020 e ottenuto l’organizzazione dell’Europeo Under 21 nel 2019.
In Italia tutti ora hanno scoperto il rating, noi ci lavoriamo dal 2015 con altri nomi. Vogliamo modernizzare il sistema e arrivare ad avere società sostenibili. Innovazione e formazione, il nostro slogan. La riforma delle rose è stato il primo passo. Dei centri federali sono particolarmente orgoglioso: lunedì diventeranno 20. Nel 2020 saranno 200. Questo significa che potremo lavorare su un bacino di 800mila Under 18 che avranno negli allenatori italiani una guida sicura. Volete dire che non ne tiriamo fuori 50 per la Nazionale? Dai.
La serie A a 18 squadre? La Lega ci ha anche pensato, ma quelli della parte destra della classifica, più altri quattro club della parte sinistra, si sono opposti. Questa riforma non la voteranno mai. Cambiare è impossibile. Forse mi sono illuso. Però non ci siamo arresi. Abbiamo scelto una strada praticabile con una sorta di controllo di qualità, che andrà a regime fra tre anni. I conti dovranno essere in ordine, gli impianti a norma. Basta deroghe. Siamo il Paese delle deroghe: sulle luci, sui seggiolini, su tutto”.
Tavecchio sul conflitto con la Juve
Carlo Tavecchio si è anche soffermato sul conflitto con la Juventus per il famoso risarcimento danni per Calciopoli.
Agnelli chiede 444 milioni per quanto accaduto, ma Tavecchio non si scompone e risponde così: “Io e Agnelli abbiamo imparato a conoscerci alle riunioni sulla mutualità ed è nato un rapporto. Ha detto che voterà per me e ne sono contento.
Sul risarcimento, la Federcalcio era disponibile a trattare per trovare un accordo. Loro però hanno deciso di andare avanti. In ogni caso decidere sulle azioni di rivalsa non spetta a me, ma al Consiglio Federale”.