Gasperini : “Vi spiego perchè ho fallito all’Inter. Milano piazza presuntuosa”
Gasperini ospite di Condò polemico con l’Inter
Gasperini riscalda l’ambiente in vista della partita di domani tra Inter e Atalanta. Toni polemici per l’allenatore degli orobici, che nel corso del programma “Mister Condò” in onda su Sky, ha ripercorso la sua breve esperienza sulla panchina dell’Inter:
“Arrivai dopo che Leonardo li abbandonò senza precise motivazioni per andare al PSG. Non so dire perché scelsero me, ma arrivai a Milano accolto favorevolmente dall’ambiente nerazzurro. Venivo da buoni risultati, potevo rappresentare una novità interessante per l’Inter e mi rifiutai di cambiare il mio modo di giocare perché era grazie a quello che io arrivai fino a lì. Però mi accorsi subito che i giocatori non volevano cambiare il loro modo di giocare, le loro abitudini”.
“Si sentivano appagati – ha continuato Gasperini – ma io avrei voluto portare quella macchina piena di valori a funzionare di nuovo. Probabilmente anche la società la vivette nell’ottica che io fossi solamente un allenatore di passaggio, perché non fecero mercato e rimandarono tutto alla stagione successiva…non andò anche per questo”
“Anche dal punto di vista mediatico – ha proseguito – la mia identità di gioco venne massacrata, si diceva che una big europea non potesse giocare con i tre difensori dietro, era un insulto al calcio per come lo vedevano loro a Milano”.
L’attacco all’ambiente milanese
“Forse il problema del decadimento delle milanesi è soprattutto questo: sono piazze presuntuose, e questo problema di mentalità li ha portati in rovina. Io comunque sono felice di aver fatto questa esperienza anche se è deludente…mi ha fatto crescere moltissimo. Ho capito che lì non devi avere altro che idee forti e grande tenacia nel partire fortissimo, altrimenti non duri. Io però sono contrario a questa gestione del calcio: mi piace allenare le squadre, non gestirle. Con l’allenamento gli insegnamenti rimangono nella testa dei calciatori, con la gestione no”.