Derby di Milano, l’orario fa discutere. Le opinioni di Costacurta e Materazzi a confronto
Sta facendo molto discutere l’orario del derby di Milano. La scelta delle 12:30, studiata per favorire la massima partecipazione del pubblico asiatico all’incontro, ha suscitato opinioni contrastanti. Questi i punti di vista di due grandi ex, il milanista Billy Costacurta e la leggenda del Triplete Marco Materazzi.
L’opinione di Costacorta : un Si convinto per l’ex Milan
Billy Costacurta, favorevole o contrario al derby ad ora di pranzo? : “Favorevolissimo. Il nostro obiettivo è colmare il gap dalla Premier che in Europa è il campionato di riferimento. In Inghilterra si usa giocare i big match in quell’orario per esportare il prodotto in Asia”.
Cina mercato da conquistare? “Non solo, penso anche alla Corea o al Giappone. Se non seguiamo l’esempio di altri campionati è inutile che poi ci lamentiamo dei fatturati dei nostri club che sono inferiori a quelli britannici”.
L’opinione dell’ex Inter Marco Materazzi
Cosa pensa Marco Materazzi della supersfida all’ora di pranzo? “Ah guardi, per me il derby è sempre il derby. Anche alle otto del mattino”.
In quella fascia oraria storicamente si disputano gare di secondo piano. “Alla Scala del calcio per definizione si dovrebbe sempre giocare di sera, con un’altra atmosfera”.
Le squadre ne risentiranno? “Ma no, la concentrazione resta la stessa. Come fai ad avere minori motivazioni contro il Milan?”.
I tifosi sui social si sono scatenati: sono in pochi a digerire la novità. “Voglio proprio vedere se San Siro non sarà esaurito. Adesso si lamentano ma poi si presenteranno in 80 mila. E poi la scelta è dettata dal fatto di conquistare il mercato orientale. Con una proprietà cinese esistente e una potenziale non ci si deve stupire più di tanto”.
Con la gara in un orario insolito si catturano altre fasce di pubblico? “Se in notturna specie d’inverno diventa difficile per i genitori condurre con sé i figli, ora mi immagino una vigilia di Pasqua con tanti bambini a San Siro. La miglior immagine per il nostro calcio bistrattato”.