Mancini: “Inter, buttato via un anno e mezzo di lavoro. Io alla Roma? Ecco la verità”
Roberto Mancini è ritornato a parlare del suo divorzio dai nerazzurri. L’ex allenatore interista ha parlato in occasione della presentazione del progetto “Calciatori per Unicef” a Roma. Mancini ha toccato vari argomenti, spegnendo le voci su un suo possibile futuro alla Roma.
“Pentito di aver lasciato l’Inter? No, perché ci sono delle motivazioni più che valide. Mi è dispiaciuto di avere buttato via un anno e mezzo di lavoro, che è stato faticosissimo, per dare alla squadra un certo tipo di mentalità” ha detto l’ex allenatore dei nerazzurri amareggiato.
Poca chiarezza all’Inter
“Io penso che la squadra sia migliorata tantissimo – aggiunge Mancini – quindi mi è dispiaciuto buttare via questo lavoro che stava dando dei risultati. Se è stata colpa di Thohir? No, purtroppo quando si capita in quel tipo di situazione, con un cambio di presidente… In certi momenti si capiva poco, invece in quel momento bisognava rinforzare la squadra e nessuno faceva niente. Mi sembrava più giusto, dopo essere stato lì per settimane. Purtroppo nei momenti di cambio presidenza a volte si perde tempo importante, loro non capiscono che nel calcio il tempo è tutto e fare le cose velocemente serve”.
Pioli, il normalizzatore
Sulla nuova dirigenza cinese, Mancini ricorda che “avevo un contratto di tre anni, anche se purtroppo non ci siamo conosciuti bene e non abbiamo mai condiviso quello che poteva essere il futuro”. Su Stefano Pioli: “E’ stato bravo a riportare normalità all’Inter, la squadra merita e se avesse iniziato dall’inizio avrebbe molti più punti”.
Niente Roma e Cina, sì all’estero
Mancini per il dopo Spalletti? Lui risponde così: “Non esiste assolutamente niente con la Roma, stiamo parlando di niente. Dopo l’esperienza in Inghilterra, mi piacerebbe fare un’altra esperienza all’estero in un altro paese. Sto a Roma sicuramente, visto che abito qui, ma quello che sarà il mio futuro non lo so e al momento non c’è niente di concreto. Mi sono riposato un anno, ora vorrei lavorare. Se allenerei il Leicester? Io ci ho anche giocato, sono un tifoso del Leicester. Ma da qui a dire che lo allenerò ce ne passa – risponde -. Non ho mai avuto nessun tipo di contatto con i dirigenti, ma se i progetti sono importanti e validi…”. Mancini esclude anche un suo futuro a breve termine in Cina: “Mi hanno già chiamato, la Cina in questo momento è un po’ lontana. Vediamo, nella vita non si sa mai. In questo momento no”.