Inter 2017/2018, chi ci sarà in panchina?
Allenatore Inter, chi sarà quello della prossima stagione? Una domanda alla quale non siamo in grado di rispondere, ma le ipotesi che si rincorrono sono davvero tante. La sconfitta di domenica scorsa contro la Sampdoria pare possa minare il futuro di Stefano Pioli sulla panchina dei nerazzurri, ed allora ecco le nuove voci.
Non aver sfruttato l’occasione di avvicinare il Napoli e poter quindi continuare a rincorrere il sogno Champions League, grava tanto sulle spalle dell’attuale tecnico nerazzurro, tant’è che la cosa pare non essere andata giù non solo ai tifosi, ma anche e soprattutto alla dirigenza nerazzurra. Non è la prima volta che il tecnico fallisce la “grande occasione”, e nonostante il miglioramento avuto con l’arrivo di Pioli, la cosa potrebbe non bastare. L’obiettivo adesso è l’Europa League, e fondamentale sarà il derby di settimana prossima. Suning vuole un uomo forte, un tecnico “alla Conte” e, viste le difficoltà per arrivare all’ex ct della Nazionale, sta ragionando su altri obiettivi.
Ecco le opzioni:
I nomi che si rincorrono sono tanti, difficile arrivare a Conte, ed allora via all’ipotesi numero due. Al posto dell’ex CT della nazionale, l’Inter starebbe pensando a Diego Pablo Simeone, bloccato però dal muro dell’Atletico Madrid e da un contratto in scadenza 2018. Si passa quindi al terzo nome, le valutazioni della dirigenza vanno dritte su Luciano Spalletti, voglioso di vincere e forse stanco della situazione vissuta nella capitale. Oltre all’attuale allenatore della Roma, è stato accostato all’Inter addirittura il nome di Fabio Capello, passando per Jardim del Monaco, ma l’idea che stuzzica di più Ausilio e soci è quella che porterebbe a Jorge Sampaoli.
L’allenatore è nel radar dei nerazzurrid a tempo, e la dirigenza sta pensando di affidare a lui le redini della squadra nella prossima stagione. Sampaoli è stato seguito nei mesi scorsi anche dal Barcellona e ora è considerato possibile successore di Bauza sulla panchina dell’Argentina. L’Inter aspetta e riflette: se Pioli non dovesse convincere da qui a fine stagione ci potrebbe già essere un’altra svolta.