Ausilio è chiaro, “Champions League? Quando abbiamo preso Pioli…
Champions? Non con Pioli
Prima del derby ha parlato il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio, le sue parole sono state chiarissime. Queste le sue dichiarazioni:
“L’Europa League è un dovere, è l’obiettivo che deve avere l’Inter per questa stagione: anche se in proiezione noi puntiamo alla Champions. Il sogno della Champions è stato coltivato solo in virtù dei grandissimi risultati che abbiamo ottenuto, ma non lo era nel momento in cui abbiamo preso Pioli. Ma una cosa è certa: l’Inter deve stare in Europa.
La presenza di Gagliardini allo Stadium? È un ragazzo serissimo, un grande professionista: magari, in una settimana come questa, qualcuno ha avuto l’idea di strumentalizzare la sua presenza a Torino, ma lascio queste polemiche inutili ad altri. Mercato? Stiamo lavorando per portare l’Inter in alto, ma lo facciamo in silenzio: noi siamo in giro per i campi a seguire tanti giocatori e quello che contano alla fine sono i fatti, non le parole.”
Dopo il derby il discorso cambia
L’Inter butta via due punti e riesce a pareggiare un derby praticamente vinto. I nerazzurri si fanno raggiungere dopo essere stati in vantaggio fino al minuto 83, due gol in sette minuti, ma la cosa grave ancor più che il risultato, è il modo in cui la squadra è stata snaturata con i cambi. Le mosse del tecnico non hanno convinto, la squadra si è trovata spaesata ed il cambio di modulo con l’ingresso in campo dei vari Eder, Murillo e Biabiany ha letteralmente scombussolato le cose, tanto da rendere gli undici in campo completamente spaesati ed in balia degli avversari. Fino al gol di Romagnoli, la squadra aveva retto benissimo, tanto da essere in grado di portarsi avanti con ben due gol di vantaggio, poi la decisione di passare a tre in difesa e l’Inter si scioglie. La compattezza mostrata a centrocampo dal duo Gagliardini e Kondogbia finisce nel dimenticatoio. I due centrocampisti centrali non sono più riusciti ad intercettare alcuna linea di passaggio degli avversari, la difesa viene messa sotto torchio e la paura sale fino a far tremare le gambe. Colpa di Pioli? Non lo sappiamo, certo è che il tecnico non è sicuramente esente da colpe per i cambi effettuati e per il non esser riuscito a trasmettere ai ragazzi il bisogno di rimanere concentrati al 101% fino al triplice fischio.