Inter – Roberto Gagliardini, uno straordinario… ordinario
Roberto Gagliardini, uno straordinario diventato ordinario
Gennaio 2017. Ennesimo anno di confusione in casa Inter. Due allenatori andati via. Un mercato estivo incompiuto. Una società nuova che parte con proclami importanti. È un incubo? No. Purtroppo è la realtà. “Il mercato di riparazione”, così lo definiscono gli esperti, è aperto. E Gli interisti si domandano … ” da dove iniziamo a riparare?”…. Nomi che si rincorrono, budget limitati, risultati che devono arrivare ma che non si sa come. Poi un Diktat. UN fulmine proveniente da Nanchino che decide di investire in maniera ragionevole e utile per la squadra. Un perfetto sconosciuto, proveniente da un’annata nemmeno troppo esaltante dal campionato cadetto, che si chiama Roberto Gagliardini.
Nonostante il Fair Play finanziario, si trasferisce a Milano sponda nerazzurra e, ancora meglio, viene strappato alla Juventus che solo dopo avrebbe negato di essersene interessata. Il Gaglio arriva e viene subito schierato a centro campo. 1.90 per 90 chili che si muovono con eleganza e forza. Subito partono le critiche che sperano che alla fine non regga l’urto con una piazza così scottante. Poi l’esordio e una grande prestazione. Molti al termine della partita dicono che non abbia fatto nulla di speciale. Ed è qui che si sbagliano ! Inserirsi in un contesto travagliato con una maglia pesante che non ammette sbagli, a soli 22 anni ,ed uscirne indenni, non è cosa da poco.
È vero che non si tratta di uno giocatore spettacolare: non fa veroniche, doppi passi, non scarta da solo intere difese.
Mette però un’attenzione fuori dal normale nell’occupare la sua porzione di campo, non disdegnando mai di intervenire in quella del compagno. Passaggi semplici, interventi puliti e uno spirito di sacrificio e di attaccamento alla maglia , come non si vedeva da anni. Niente di straordinario è vero. Ma chi ha detto che lo spettacolo sia meglio di ciò che invece serva e sia necessario per una squadra? Ventura, ct della Nazionale Italiana , ha investito su di lui. Perfino DE Rossi, baniera giallorossa, si è espresso nei suoi confronti definendolo un futuro pilastro degli azzurri, proprio al suo posto. Tutto sommato quindi, pur essendo dell’Inter, un ragazzo che predilige le cose semplice, la giocata facile, mai scontata e sempre di livello, che fa ben sperare per l’avvenire. “ …giocare a calcio è semplice, ma giocare un calcio semplice è la cosa più difficile che ci sia…”