Ripartiamo da Icardi, da chi non tradisce
Ma Icardi non ci sta! “Ci stiamo tradendo da soli…” così dice Pioli nella conferenza stampa post partita, ed è vero! Hanno mollato… tutti…ma il capitano no!
E’ giovane, a volte arrogante, l’andatura caracollante di chi sembra non aver paura, in alcune partite scompare dalla scena, “perché gioca troppo in area, non esce a far salire la squadra, è solo finalizzatore…”, ma lui c’è sempre!
Abbiamo visto tutti le sue lacrime al fischio finale del derby, sono lacrime d’amore, di chi sente di aver dato poco nelle partite precedenti e mette l’anima in campo nel derby.
Abbiamo visto tutti, ieri sera, il suo viso turbato e sofferente, che corre verso il centrocampo con il pallone in mano a 2 minuti dalla fine per crederci ancora.
Alla sua età, molti campioni di oggi ancora non erano “sbocciati”, lui ha già vinto un titolo di capocannoniere e tutti gli anni segna venti gol.
La metà delle sue partite sono combattimenti da gladiatore per la sua squadra, l’altra metà la divide equamente tra comparse in area per far gol e assenze mentali dalla partita. E’ giovane, ma lotta e purtroppo è capitato sul pianeta nerazzurro nell’involuzione post-triplete, si perché per vari motivi e vari interpreti a casa Inter, c’è stata l’involuzione a posto della rivoluzione calcistica.
E’ ora di mettersi a lavorare, e gli occhi di quel ragazzo che segna una tripletta ma è triste perché sa che non servirà a nulla, e sa che la sua squadra, perché l’Inter è la sua squadra, verrà travolta ancora una volta dalla voragine delle critiche, degli insulti, dei sorrisini beffardi.
A 24 anni è difficile essere il capitano dell’Inter, nonostante i 24 gol segnati, perché come dice Pioli “ci stiamo tradendo da soli”, e allora ripartiamo da chi non tradisce, dal Capitano e dalla vera “ciurma” che lo segue e lasciamo partire gli altri, quelli che non piangono per l’Inter.
di Enzo Mautone