Gabriele Borzillo : Inter prendi Tielemans e Shick
Inter Dipendenza vi propone l’intervista a Gabriele Borzillo, noto giornalista e grandissimo tifoso nerazzurro, intervistato dal nostro Salvatore Impusino.
Ciao Gabriele, e grazie anzitutto di aver accettato il mio invito concedendomi l’onore e il piacere di una chiacchierata tra tifosi nerazzurri. Purtroppo i tempi non sono dei migliori e vorrei partire subito dalla sconfitta di Firenze, che ha spento quasi definitivamente le speranze di Europa. Hai sempre difeso Pioli, ma in uno dei tuoi ultimi video hai in qualche modo sottolineato che anche lui non è esente da colpe. L’errore più grande di Pioli, nel match contro i viola, a tuo avviso qual è stato?
“Innanzitutto grazie a te Salvatore ed un saluto ai tuoi lettori. La partita con la Viola di per sé non è stata indicativa; il problema casomai si è palesato nel mese precedente. la pessima prestazione col Toro ha, di fatto, sancito la mancata partecipazione alla CL della prossima stagione. E la squadra si è seduta, dimostrando ancora una volta la pochezza di molti dei suoi componenti. Pioli poi non ha saputo dare le giuste motivazioni, sbagliando soprattutto nel derby; ma, ti ripeto, l’errore sta a monte. Cioè nel considerare questa una rosa importante. Cosa che NON è, purtroppo; e ce lo dimostra stagione dopo stagione”.
Vorrei un tuo parere su Icardi e sulla stagione del nostro capitano. 24 gol, in un contesto del genere, a mio avviso non sono pochi, ma sembra essere cambiato qualcosa anche nella mente di questo ragazzo, che nelle ultime partite si è preso sulle spalle la squadra e il peso della fascia. Oggi è un vero capitano, concordi con questa analisi?
“Su Icardi sfondi un portone aperto, non una porta. Il ragazzo, anche se dal mio punto di vista ha ancora dei margini di miglioramento importanti, è un punto fisso da cui ripartire. Ha fatto degli errori in passato, non mi piace la gestione del suo manager, ovverosia la signora Nara, ma perlomeno Maurito sembra aver capito cosa significa il nerazzurro e qual è il peso specifico di questa maglia. Di sicuro, attualmente, è il capitano con pieno merito”.
Molti tuoi colleghi ritengono che le responsabilità di questo ennesimo anno da buttare siano anche e soprattutto dirigenziali. Senza girarci intorno vado direttamente al sodo : trovandoti nei panni della proprietà avresti confermato Piero Ausilio nel ruolo di DS?
“Ausilio ha indubbiamente delle colpe, inutile negarlo. In special modo trovo disdicevole che un d.s. pensi, dopo aver vissuto le ultime stagioni in nerazzurro, che a questa squadra mancano pochi ritocchi; qui ci sono da tenere pochi calciatori, degli altri bisogna liberarsene. Ma, analizzando in maniera corretta le stagioni passate, Ausilio spesso ha dovuto fare le nozze coi fichi secchi, senza soldi; e nell’ultima sessione di mercato l’Inter ha speso un sacco di soldi non per volere di Ausilio ma per accontentare Kia, l’uomo che ha di fatto portato Gabigol per 30 milioni e Joao Mario per 45. Semmai ad Ausilio va riconosciuto il merito dell’arrivo di Gagliardini. Per me va messo alla prova con un d.g. tosto ed una Società ricca”.
Dovessi scegliere tu, come scioglieresti il nodo allenatore?
“Ripeto; a me Pioli non dispiaceva e fino ad un mese fa aveva lavorato bene. Ad oggi non credo, sebbene il giovane Steven Zhang nutra per uil tecnico una grande stima – sentimento ricambiato peraltro – che il posto del buon Stefano sia sulla nostra panchina nella prossima stagione. Mi auguro che si arrivi ad una figura davvero di primo piano, anche se le trattative sono complicate ma il potere del denaro smuove mari e monti, perchè per cambiare Pioli con Pippo, Pluto o Paperino tanto vale tenermi chi già conosco; magari con uomini diversi in campo e scelti dal tecnico stesso insieme alla proprietà”.
Basterà un mercato faraonico per risolvere i mali dell’Inter o bisognerà intervenire anche altrove?
“La prima cosa da fare è rendere forte la Società; non esiste che all’Inter il primo procuratore che passa per strada possa alzare la voce per il nulla cosmico, magari avendo un assistito che tutto fa tranne il bene della squadra e dei colori per i quali prende un lauto stipendio. Se Tu hai una dirigenza forte di conseguenza tutto funziona per il meglio. Ed i calciatori si mettono a lavorare; senza alzate di testa”.
Consigli per gli acquisti, potessi prendere un talento emergente su chi punteresti?
“Me ne sarebbero piaciuti un paio; Tielemans dell’Anderlecht – piedi eccezionali e visione di gioco super – e Schick della Samp; eravamo in pole per l’acquisto, adesso sembra che ci sia la fila. Ecco, in questi casi il decisionismo è fondamentale e la grande Società il ragazzo lo avrebbe già preso, impacchettato e portato a casa”.
Previsioni per la prossima stagione, l’Inter può diventare l’anti-Juve nell’immediato?
“No, credo che a Suning debba essere dato il tempo necessario per rivoltare Società e squadra come un calzino. Il processo non durerà qualche mese – in cuor mio me lo augurerei ma ho dei dubbi in proposito – ma un paio di stagioni. Probabilmente, se tutti remeranno nella stessa direzione, in un paio d’anni potremo avere una grande squadra. Tagliando tutto quello che c’è da tagliare, senza farsi prendere da crisi e crisettine di coscienza. Chi non lavora per il bene dell’Inter deve essere messo alla porta. Gentilmente, ma senza pensarci troppo”.