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Inter, 7 anni fa l’eroica impresa del Camp Nou e l’inizio della leggenda

7 anni fa la storica partita che consentì all’Inter di conquistare la finale di Champions

E’ il 28 aprile del 2010: l’Inter arriva a Barcellona forte del 3-1 ottenuto a San Siro contro tutti i pronostici (i Blaugrana non perdevano fuori casa da due anni e Guardiola mai era stato sconfitto con due gol di scarto). Gli spagnoli dal canto loro sono convinti della “Remuntada” e il Camp Nou diventa una bolgia. Lo “Special One” dirà:”Quando abbiamo visto tutto questo abbiamo capito che loro avevano paura..sono in difficoltà e hanno paura“. Paura di una squadra che anche fosse discesa negli Inferi sarebbe tornata vincitrice. Nonostante la partenza ad handicap per l’espulsione ridicola di Thiago Motta dopo una sceneggiata di Busquets che costringe i nerazzurri in 10 per un’ora, i giocatori resistono compatti sullo 0-0,  Julio Cesar compie un miracolo su Messi, al 39′ del secondo tempo arriva il gol di Piquè e successivamente un brivido ferma i cuori dei tifosi per un goal di Bojan ma a gioco fermo (l’arbitro aveva già fermato l’azione per un fallo di mano).

La partita finisce e i tifosi non scorderanno mai la corsa di Mourinho in mezzo al campo per esultare davanti ai sostenitori che erano arrivati fin laggiù, con un Valdes che davvero miseramente tenta invano di fermarlo e viene cacciato poi via da Oriali (il quale in carriera ha affrontato avversari ben più prestanti di lui) che assieme a Josè va a comporre un quadretto di leggende. Per Valdes e compagni non rimane che la “remuntada” sul pullman, mentre Mou dirà al riguardo “Valdes come tutti gli altri, si aspettavano di vincere e hanno trovato una sorpresa enorme“. I “marziani” campioni d’Europa e del Mondo in carica erano tornati sulla terra.

“Penso che questa squadra meritasse di fare 0-0… ha fatto una gara assolutamente straordinaria…Sembrava fossimo in parità numerica….Siamo stati una squadra di eroi…Abbiamo lasciato il sangue. Gli altri dicevano che avrebbero lasciato la pelle, noi abbiamo lasciato il sangue” dice un commosso Josè ai microfoni della Rai.

E da vero comandante, dopo aver giustamente elogiato la prestazione dei suoi uomini, il tecnico di Setùbal chiama a raccolta i tifosi :”Chiedo uno sforzo ai tifosi….tifosi all’aeroporto, anche se è difficile, anche se domani si lavora a Milano. Voglio i tifosi all’aeroporto ad aspettare questi ragazzi spettacolari.

I tifosi non si fanno pregare e a Malpensa è un vero delirio come non si vedeva da anni, una degna accoglienza per una squadra che aveva compiuto un’impresa epocale: resistere al Camp Nou in 10 uomini è davvero da grandi campioni. E il più celebrato è proprio lo “Special One” considerato il maggior artefice di questo successo.

Nessuna squadra più di questa merita questa finale” : si Josè, e ne hai dato piena dimostrazione.