Home » Internews | Pioli difende i suoi e spiega i motivi delle sue scelte

Internews | Pioli difende i suoi e spiega i motivi delle sue scelte

Pioli spiega il momento di flessione della sua squadra e delle scelte della formazione di questa sera

Pioli, intervistato a Sky sport, effettua un’analisi della partita e delle sue scelte, difendendo i suoi giocatori e il loro lavoro svolto durante la settimana.

Per la formazione di questa sera ha spiegato che Perisic, non stava bene dal punto di vista muscolare e che quindi non era il caso di metterlo dall’inizio della partita. Su brozovic invece, si espresso dicendo che attualmente era l’uomo in grado di garantire una maggiore capacità di palleggio e verticalizzazione a fianco di Gagliardini.

Alla domanda fatta da Bergomi sulla necessità di arrivare sesti e se ci siano le energie necessarie per reggere questo dfinale di stagione, il tecnico nerazzurro ha risposto semplicemente dicendo che l’impegno è stato massimo, a partire dal ritiro. Durante questa settimana ha visto dei professionisti impegnarsi seriamente e che con grande umiltà hanno ammesso le proprie responsabilità. Purtroppo, l’esame di maturità è arrivato contro una squadra molto forte, con un progetto tecnico ben saldo e avviato. Pur essendo a tre punti dalla zona Europa League, l’obbiettivo è comunque superare il Milan, visto che ancora ci sono partite da giocare.

Chiusura finale sul pareggio contro il Torino, che secondo Leonardo avrebbe fatto staccare la spina, e sulle voci di mercato. Mister Pioli ha solo ribadito che il lavoro quotidianamente fatto, purtroppo non rispecchia l’attuale classifica e i punti messi da parte. Partite come quelle di Crotone purtroppo possono essere ancora più influenti in un periodo del genere. Il derby forse poteva dare una svolta, ma nuovamente non si è riusciti a portare a casa il risultato. Ultima parola a Caressa che ha chiesto se il problema possa essere la mancanza di personalità. L’allenatore emiliano ha nuovamente ribattuto dicendo di avere a disposizione calciatori spesso impegnati con le rispettive nazionali e quindi con valori assoluti oggettivamente riconoscibili.