Inter news, Riccardo Ferri : “Inter, motore spento. E su Ausilio…”
La bandiera nerazzurra commenta il momento dell’Inter
Dopo Giuseppe Bergomi anche il suo ex compagno di reparto Riccardo Ferri, intervistato da Radio 24 nel corso di ‘Tutti Convocati’, esprime la sua opinione sul momento difficile dei nerazzurri: “Manca l’attenzione che c’era prima nell’Inter, ora subisce spesso gli avversari, indipendentemente dalla qualità. Stefano Pioli ha ereditato una situazione difficilissima, nell’ultimo periodo il motore si è spento. E mi è sembrato che Piero Ausilio fosse un po’ solo. Un nuovo allenatore non può stravolgere il materiale. Ci vuole un programma“.
Già ai microfoni di Premium Sport aveva commentato la sconfitta col Genoa elogiando la prestazione di Eder: “Ha fatto una buona partita, ha occupato bene lo spazio e aveva più gamba di Banega e Joao Mario. E’ un ruolo nuovo per lui, almeno nell’Inter non lo aveva mai occupato. Si è scambiato spesso con Icardi, sa chiudere l’azione e penso sia il problema minore per l’Inter. La sconfitta è dettata da disattenzioni che ti fanno pagare a caro prezzo il risultato”.
Queste invece le sue considerazioni sul possibile mercato:
“Bernardeschi e Berardi possono arrivare all’Inter ma difficilmente potrebbero giocare insieme. Anche in passato, giocatori che arrivavano da squadre provinciali avevano problemi di inserimento in club che hanno ambizioni diverse. Sono sicuramente due grandi talenti, però io sento parlare sempre di giocatori offensivi e mai di centrali difensivi, di esterni bassi. Io penso che la linea difensiva e il centrocampo siano quelli dove bisogna investire in primis.
L’Inter dove vuole arrivare? Vuole diventare una squadra competitiva ovunque? Allora servono giocatori come Dani Alves, abituati a giocare in certe competizioni. Se tu vuoi costruire una squadra che possa essere protagonista, devi avere giocatori che sono abituati a giocare queste competizioni, altrimenti diventa difficile. Bernardeschi e Berardi sono giocatori che hanno appena iniziato e non sono abituati ai grandi palcoscenici e quindi alle partite dove devi fare la differenza”.