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1 Non le manda a dire il figlio del’ex presidente e bandiera nerazzurra2 I giocatori devono onorare la maglia3 Mancano i leader in campo4 Più il progetto che l’allenatoreNon le manda a dire il figlio del’ex presidente e bandiera nerazzurra
Queste le dichiarazioni di Gianfelice Facchetti a Mondo-Inter.it sull’attuale momento dell’Inter: “I cambiamenti così importanti hanno portato in questi anni a situazioni che sono confluite sui risultati scarsi. L’unico momento di assestamento c’è stato durante il periodo Thohir, lì sono però mancati gli investimenti.Ora è arrivato il momento di ritrovare una solidità. Penso che chi è al comando del club deve capire che il calcio è un’altra cosa ed a maggior ragione lo è l’Inter. In questi anni abbiamo visto dirigenti con curriculum importanti ma l’Inter non è un azienda. Chi c’è dentro deve avere valori non curriculum.”
I giocatori devono onorare la maglia
“Il rientro di Oriali sarà importante però in campo ci vanno sempre i giocatori. Loro devono essere i primi a giocare per la maglia. Non sono ragazzini ma uomini fatti e finiti, non devono aver bisogno di qualcuno che gli ricordi che giocano per l’Inter. Icardi? Forse è un capitano giovane. Gli viene affidata la fascia in un momento storico di vuoto. Dopo l’addio di Zanetti il prescelto per questo ruolo era Ranocchia che però ha perso in fretta la titolarità. Non credo sia un problema di chi è o no il capitano in questo squadra.”
Mancano i leader in campo
“Semmai mancano più leader, più giocatori con personalità, come ad esempio ci sono nella Juve o c’erano nella grande Inter degli anni 60 o quella del Triplete. Ad esempio nel 2010 anche giocatori come Materazzi che giocavano pochi minuti erano fondamentali nello spogliatoio. Sono uno sempre contrario alle rivoluzioni, penso che se cambi 10 giocatori poi fai fatica a trovare subito l’amalgama giusta. Questa squadra è certamente da migliorare, altrimenti non si spiegherebbero i risultati di questa stagione. Su questa base vanno aggiunti 34 elementi che ti possano fornire un punto di partenza per un progetto.”
Più il progetto che l’allenatore
“Prossimo allenatore? Credo che sia l’ultimo dei problemi. L’Inter deve guardare la sua rosa e capire chi è funzionale al suo progetto e soprattutto chi vuole farne parte. Tutti i componenti di questo club devono gettare il cuore oltre l’ostacolo per la causa, anche i dirigenti. I tifosi dell’Inter meritano questo, loro che ci sono sempre, anche quando tutto gira male, come stiamo vedendo. Bisogna smetterla di dare all’allenatore responsabilità che vanno oltre il suo ruolo.“