Dichiarazioni di Ausilio: è caos totale nell’Inter?
Indice dei contenuti
1 Le parole del DS nerazzurro1.1 Ausilio parla per farsi cacciare?1.1.1 Le responsabilità a senso unico1.1.1.1 La figura di Kia Jororabchian1.1.1.1.1 Ausilio parla su indicazione di Suning?1.1.1.1.2 Solo ipotesi?Le parole del DS nerazzurro
Le dichiarazioni di Piero Ausilio di ieri devono essere lette attentamente per capire cosa succede nel club nerazzurro.
Società bloccata dai due passaggi di proprietà, programmazione della stagione sbagliata, errore clamoroso nella scelta di un allenatore straniero per il dopo Mancini .
Ancora: settore comunicazione della società inadeguato, FFP che condiziona ancora pesantemente le operazioni di mercato, impietoso confronto con la programmazione di questi ultimi anni della Juventus.
Venendo alla parte prettamente sportiva, Ausilio ha parlato di squadra priva di personalità, giocatori non uniti nella condivisione degli obbiettivi ma suddivisi in gruppetti sulla base delle etnie.
Infine una non risposta su Gabriel Barbosa che sarebbe stato acquistato per questioni extra calcistiche.
Ausilio parla per farsi cacciare?
Parole forti, indubbiamente, che espongono la società ad un evidente imbarazzo,anche perché rilasciate da un top manager tra l’altro appena confermato.
Commentatori autorevoli stanno ipotizzando che il DS nerazzurro abbia ordito la sparata per provocare una reazione della Società e dunque per farsi licenziare.
La causa di questa scelta, ovviamente, l’arrivo di Sabatini ed anche una ipotetica clausola di buonuscita economica che Ausilio percepirebbe in caso di risoluzione anticipata.
L’ipotesi di un DS in rotta completa con il sistema Inter potrebbe essere tutt’altro che infondata.
Vorremmo però suggerire un’altra chiave di lettura, dai risvolti se possibile ancor più negativi per le vicende societarie nerazzurre.
Le responsabilità a senso unico
Ad una lettura attenta delle parole di Piero Ausilio, emerge chiaramente che non c’è un solo concetto che possa richiamare responsabilità del gruppo Suning.
Ogni intento polemico è rivolto al passato, ovvero alla gestione Thoir, non per nulla definito un signore Indonesiano che ha comprato l’Inter, ha fatto un bel business…...
Sue le responsabilità nella gestione finale di Mancini, nella scelta di Boer, nella selezione di manager della comunicazione non all’altezza, nel non essere riuscito ad aumentare i ricavi per limitare i danni del FFP.
Sue le responsabilità nella gestione tecnica di una squadra con quattro allenatori, sue (e dei suoi manager) quelle relative alla scelta di giocatori privi di carattere e dediti allo svolgimento del semplice compitino, sia in allenamento che in gara.
Volendo poi approfondire, si potrebbe pensare ad un pesante coinvolgimento delle sue accuse a carico di quel Kia Joorabchian, plenipotenziario sul mercato dello scorso anno per conto della gestione Thoir.
La figura di Kia Jororabchian
Si deve ricordare che Joorabchiaan non fece niente per soddisfare le richieste di Mancini, e che l’ipotesi De Boer fu da lui forse addirittura partorita e comunque convintamente sostenuta con Thoir.
In quei frangenti, il procuratore asiatico scavalcò di brutto il ruolo istituzionale del DS nerazzurro.
Ausilio spingeva infatti per un allenatore italiano, anche per il ritardo che stavano subendo l’avvio della preparazione atletica della squadra ed il mercato.
E lo stesso Joorabchian fu l’artefice dell’acquisto di Gabriel Barbosa, con le modalità economiche incredibili di cui i media hanno riportato proprio in questi giorni.
Ausilio che coglie l’occasione di togliersi non qualche sassolino ma qualche masso dalla scarpa ?
Possibile; ma il manager nerazzurro è persona intelligente, che naviga nel calcio e nell’Inter da molti anni, quindi con grande esperienza per non capire gli effetti certi di parole così forti.
Ausilio parla su indicazione di Suning?
Un dirigente che ha rinnovato un ricco contratto solo tre settimane orsono sarebbe da TSO se non avesse ben valutato ogni scenario che le sue parole potrebbero aprire.
E se un manager, consapevolmente, espone la sua società a critiche feroci, i casi sono due: o veramente cerca il licenziamento, oppure ha avuto incarico di alzare i toni in maniera così clamorosa.
Insomma Suning potrebbe aver “armato” la mano di Piero Ausilio per creare il caso in funzione di risolvere la diatriba societaria ed economica con Thoir, che da mesi si trascina senza trovare una definizione.
Solo ipotesi?
Pure ipotesi, certo; ma allo stato dell’arte, cioè poche ore dopo le dichiarazioni del dirigente nerazzurro, sicuramente di analoga dignità delle altre.
Quello che sarebbe oltremodo inquietante nello scenario rappresentato, sarebbe invece la situazione di totale caos, se non di aperto conflitto, tra il gruppo Suning e Mr.Thoir.
Verosimilmente causa dello scontro la quantificazione economica della quota del 30% del capitale sociale che deve ancora passare di mano.
E ove davvero regnassero in Corso Vittorio Emanuele simili caos e conflitti , parlare di Conte, De Maria o altri arrivi “da sogno” potrebbe rivelarsi davvero un inutile esercizio di fede nerazzurra.