Dopo il caos degli ultimi giorni servono decisioni immediate
L’arrivo di Sabatini a Milano dovrebbe segnare la prima tappa di quel processo di chiarimento interno alle varie componenti della Società indispensabile per programmare il prossimo mercato.
Le parole di Ausilio hanno scosso l’ambiente, ma hanno rappresentato in una forma diretta e più autorevole data la fonte, il pensiero della stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri.
Ora è indispensabile che si faccia chiarezza sui ruoli, sulle reali disponibilità economiche con cui operare sul mercato, in primis sull’allenatore.
Lavoro non semplice con un Presidente a migliaia di chilometri, che non mette piede a Milano da febbraio e che pare non telefoni nemmeno per sapere come procedono le cose.
Ancor più complesso se la proprietà del club è ancora all’inizio della sua esperienza nel mondo del calcio.
Facile dunque comprendere che le responsabilità maggiori ricadono ora proprio sulle spalle di Walter Sabatini.
Tutto sulle spalle di Sabatini
Sarà lui a dover chiarire quali sono le linee di intervento su cui la società intende muoversi nelle prossime settimane.
Si può parlare di programmazione?
Una operazione di tal genere richiede sintonia generale tra tutte le componenti societarie, chiarezza negli obbiettivi da fissare , individuazione delle risorse e delle azioni necessarie per perseguirli.
L’Inter in questo momento forse non può permettersi neanche di programmare, ma solo di darsi obbiettivi di breve periodo, cercando di non sbagliare .
Altri errori allargherebbero ancora di più la forbice con le altre squadre.
Gli altri corrono, Inter ancora indietro
Ha ragione Pedullà quando dice che se all’inizio del campionato tutti vedevano l’Inter a meno uno dalla Juventus, oggi siamo a meno sei con il rischio di precipitare a meno dieci.
E quello che deve fare, Sabatini deve farlo anche in fretta: gli altri non aspettano, anzi!
Il Milan sta chiudendo per Kessie e Rodriguez, la Juve sta agguantando Schick, Milan Napoli e Chelsea fanno la fila sotto la porta di casa di Andrea Conti .
Se l’Inter continua a mettere tempo al tempo, sfogliando ancora per molto la margherita dell’allenatore, rischia di trovarsi una volta di più a dover partire con l’handicap su tutte le trattative.
E questo potrebbe essere letale per le sorti del futuro interista.