Giovane e forte. Rodrigo Caio molto vicino all’Inter
Giorno nuovo, nome nuovo
Nonostante in Italia il cognome sia famoso nella celebre triade di nomi comuni ‘Tizio, Caio, Sempronio’ il profilo di Rodrigo Caio Coquette Russo – meglio conosciuto come Caio – è tutt’altro che comune. L’Inter infatti, nelle ultime settimane si è fiondata con decisione sul ragazzo di Dracena (Brasile) per la prossima stagione.
Classe ’93 e con doppio passaporto Brasiliano e Italiano – fattore importante in chiave casella ‘extracomunitari’. Attualmente in forza al Sao Paulo, il ragazzo è cresciuto molto negli ultimi anni. Nonostante l’etá è infatti uno dei veterani della squadra. L’esperienza non gli manca. Nel maggio 2016 ha anche esordito con la Seleçao carioca nella partita vinta per 2-0 contro Panamà.
Difensore centrale ma con piedi tanto educati da poterlo definire anche centrocampista. Le sue caratteristiche sono uno spiccato senso della posizione e l’anticipo netto come ‘marchio della casa’. La forza fisica e un gran atletismo fanno di lui un difensore affidabile nonché un duttile mediano di centrocampo. Il costo – secondo il portale Transfermarkt – si aggira attorno ai 9mln di euro. Una cifra molto al di sotto del suo potenziale valore. Considerando la carenza di forti difensori centrali potrebbe rappresentare un investimento sicuro. Definirlo scommessa, dopo 6 anni di militanza, pare esagerato.
Con un contratto in scadenza nel 2021, l’Inter dovrà convincere la dirigenza carioca a privarsi del suo pilastro di difesa. I nerazzurri starebbero pensando a lui per il dopo Miranda, considerato partente dalle recenti voci di mercato dopo un biennio fatto di alti – pochi – e molti, molti bassi. Di fatto formerebbe, con Pepe, un giusto mix di esperienza e gioventù; genio e sregolatezza. La lingua comune (portoghese) renderebbe poi più facile la comunicazione in un reparto che troppo spesso ha sofferto e concesso.
Lui pare pronto al grande salto in Europa. La società nerazzurra è in fermento. Nessuno vuole ripetere l’annata che va concludendosi. Zhang ha dato chiare direttive: è ora di cominciare a vincere