Il primo grande colpo di mercato dell’Inter? Walter Sabatini.
Suning, nominandolo coordinatore tecnico dello Sports Group, ha fatto centro e i tifosi nerazzurri possono sperare nel decisivo rilancio: lo conferma la carriera dell’ex direttore sportivo di Lazio, Palermo e Roma.
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1 La top 111.1 La carriera1.1.1 L’inizio dei capolavori1.1.1.1 La speranzaLa top 11
In porta Muslera, poi difesa a quattro: a destra Lichtsteiner, al centro Alessandro Nesta (o Manolas) e Marquinhos (o Benatia), a sinistra Kolarov. E ancora: PjaniÄ e Nainggolan (o Gattuso) in mediana. Il tridente, dietro la punta Di Vaio (o Zampagna o Hernandez), è composto da Lamela, Ilicic e Pastore.
La carriera
Dopo una breve esperienza da allenatore, parte nella Lazio come responsabile del settore giovanile. Fra il 1992 e il 1994, sotto la sua guida, si mettono in luce Alessandro Nesta e Marco Di Vaio. Il primo è, senza dubbio, fra i tre, quattro più forti difensori della storia del calcio. Il secondo ha segnato 142 reti in carriera: come Christian Vieri e Paolo Pulici.
Nel 1994, Sabatini va alla Triestina per ricostruire la squadra dopo il fallimento societario dell’anno precedente. In Friuli scopre l’attaccante Riccardo Zampagna: 534 partite e 175 gol in carriera. Dopo l’esperienza all’Arezzo, dove sfiora una promozione in serie B, arriva al Perugia dove, fra gli altri, lancia Gennaro Gattuso. Dopo una squalifica, Sabatini torna alla Lazio di Lotito e ‘pesca’ Kolarov, Muslera, Radu e Lichtsteiner.
L’inizio dei capolavori
A Palermo porta ‘El Flaco’ Pastore. Verrà venduto, dopo 69 partite e 14 gol, al Paris Saint German per 42 milioni. Non solo. Al Maribor, Walter Sabatini scopre Ilicic: lo compra a 2 milioni poi, dopo 98 partite e 20 gol, verrà ceduto per 9 milioni. Sempre alla corte di Zamparini, porta Abel Hernandez: acquistato per 3 milioni, dopo 122 partite e 36 gol, viene venduto all’Hull City per 12 milioni. A Roma, Sabatini si supera: Benatia, Lamela, PjaniÄ, Marquinhos, ManÅlas e Nainggolan solo per fare qualche nome.
Questo fino ad oggi. Questo senza la potenza di fuoco che Suning ha promesso di mettere a disposizione per il prossimo calciomercato. Sabatini ha sempre fatto di necessità virtù, non ha mai avuto la possibilità di operare con incredibili capitali a disposizione. Certo, come tutti, anche lui ha commesso i suoi errori di valutazione ma sono più i successi che può vantare, che le delusioni che dovrebbe celare. Ernesto Bronzetti, navigato agente Fifa, ha detto di lui: «Uno dei migliori talent scout in circolazione, è davvero bravissimo».
La speranza
E’ l’uomo giusto, insomma, per iniziare a costruire un’Inter che torni davvero, come vuole Suning, in cima al mondo del calcio. Perché, dopo 7 anni, sarà anche bello ricordare il Triplete, ma è ora di tornare a vincere. Tutte le speranze, adesso, sono sulle spalle di un uomo che (per fortuna dei nerazzurri) ha provato a fare l’allenatore, ma è diventato uno dei migliori direttori sportivi in circolazione.