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Conte o senza di te. La pazienza di Suning è finita

Conte o senza di te: tempo scaduto

Diciamoci la veritá. Ci abbiamo creduto in tanti. L’arrivo di Conte ha entusiasmato tutti; nelle settimane – addirittura mesi – appena trascorsi l’idea di avere il tecnico salentino aveva infiammato gli entusiasmi della tifoseria. La dirigenza ci ha provato in tutti i modi possibili ed immaginabili per convincerlo; un contratto da capogiro, carta bianca sul mercato, il fattore “Casa dolce casa”.. niente.

Ad ogni intervista Antonio Conte rilasciava meno parole, quasi a voler giocare ad un lascia o raddoppia che, giorno dopo giorno ha stremato Suning e la tifoseria. L’atteggiamento da damigella di corte ha fatto innervosire la dirigenza interista. Aver proposto l’impossibile per un progetto che lo avrebbe visto centro pulsante del nuovo corso targato Suning non è bastato.

Perchè Luciano Spalletti

Perciò il management nerazzurro ha intavolato una trattativa parallela anche con Luciano Spalletti. In uscita dalla Roma e considerato profilo allo stesso livello – per qualità ed competenza – di Conte, Luciano si è dimostrato subito più affabile. Richieste economiche più basse (triennale+uno a quattro mln annui) e la stima che Sabatini nutre nei suoi confronti poi confermavano ulteriormente la sua candidatura.

Le dichiarazioni di Conte in cui sosteneva di non volersi muovere dal Chelsea e di pensare già all’anno prossimo hanno fatto perdere la pazienza a Zhang. Troppi i tentennamenti. La corda è stata tirata troppo e si è spezzata.

Si aspettava un segnale forte

Ora, di fatto, lo scenario potrebbe essersi capovolto. Parrebbe che l’Inter non sia più disposta a trattare l’arrivo di Conte. Che lui lo voglia o meno. Al termine della finale di FA Cup -persa peraltro – Antonio è apparso scuro in volto e il tono di voce suggeriva rammarico ed amarezza. Sembrava proprio pentito della scelta. Come se volesse tentare un ultimo colpo di reni per spingere Suning a fare una nuova -ennesima – offerta. Offerta che quasi sicuramente non arriverà. Nonostante circolino addirittura rumors di una possibile rescissione del contratto, con gli avvocati già al lavoro con le pratiche, sarà Luciano Spalletti il prossimo allenatore dell’Inter.

La mossa della società dev’essere apprezzata. Chiaro segnale che in casa Inter non si aspetta nessuno che non voglia immolare anche un futuro più certo (Champions League) per la causa nerazzurra. Una prova di forza a livello societario. Il registro è cambiato. E Conte lo ha capito a sue spese, anzi, guadagni.