Home » Ventura Suning: le ragioni per non chiamarlo scippo

Ventura Suning: le ragioni per non chiamarlo scippo

Indice dei contenuti

1 Ventura Suning: l’intrigo2 I campanilismi che fanno male al calcio2.1 L’offerta che a 69 anni “non si può rifiutare”2.2 Nelle prossime ore un colloquio con TavecchioVentura Suning: l’intrigo

Il possibile intrigo Ventura Suning, chiamato “scippo” – cosi titolava il Corriere dello Sport – alla FIGC potrebbe creare un piccolo caso diplomatico in casa Inter. Non perchè quest’ultima sia interessata alle prestazioni di Gian Piero Ventura, chiaro. Ma il ruolo di Zhang Jindong, presidente di entrambe le società, in caso di scippo, attirerebbe le critiche di tutta Italia.

L’indiscrezione arriva dal Corriere dello Sport.

E se l’offerta recapitata dovesse ricevere un sì come risposta, ecco che potrebbe essere un casus belli tra la proprietà (anche) interista e la FIGC, la Nazionale e la popolazione tifosa. Niente di buono sul fronte occidentale, parafrasando il titolo di Remarque.

La situazione creatasi è imbarazzante e delicata. Delicata perchè l’Italia si giocherà – il prossimo 2 Settembre – il primato, e di conseguenza la qualificazione diretta a Russia 2018. L’avversario poi sarà ancora la Spagna; la cornice, Il Bernabeu. Imbarazzante, perchè la FIGC si troverebbe una bella – quanto inaspettata – gatta da pelare, data l’urgenza di dover rimpiazzare un allenatore contrattato appena 9 mesi fa.

Il rapporto fra Tavecchio e Ventura non è dei più intensi. La questione Oriali, poi risolta, avrebbe irritato Ventura (che aveva posto il veto ad un ritorno in nerazzurro di Oriali).

Nel frattempo nessuna conferma – e nemmeno smentita – dalle due parti. Il Ct dovrebbe parlare durante la conferenza di Italia-Uruguay di oggi. Difficile aspettarsi una conferma alle indiscrezioni trapelate, poichè la situazione impone discrezione.

I campanilismi che fanno male al calcioL’offerta che a 69 anni “non si può rifiutare”

Ma l’offerta che Suning ha fatto arrivare a Ventura è di quelle che, a 69 anni, fanno pensare. E talvolta levano il sonno.

Un biennale in doppia cifra per allenare la squadra di Nanchino. Un attestato di stima internazionale più che uno scippo. Qui si parla di libero mercato dei professionisti. Ma riconosco che la quaestio Nazionale renda i toni più patriottici.

E, se l’offerta recapitata dovesse ricevere un sì come risposta, ecco che potrebbe essere un casus belli tra la proprietà (anche) interista e la FIGC, la Nazionale e la popolazione tifosa. Niente di buono sul fronte occidentale, parafrasando il titolo di Remarque.

Nelle prossime ore un colloquio con Tavecchio

Intanto nella giornata di ieri il Ct e il dg Uva hanno avuto un lungo faccia a faccia in cui “Nessuno ha nascosto all’altro cosa ci sia in ballo, ognuno dal suo punto di vista – spiega il quotidiano romano – né è stata disconosciuta congiuntamente la complessità e il pericolo per un eventuale addio adesso di Ventura, con il Mondiale ancora da conquistare”.

Ci sarà a breve un incontro fra Tavecchio e Ventura, a Nizza. Anche perchè, si aggiunge “una vicenda come questa, con quello che significa a tutti i livelli, naturalmente anche dal punto di vista economico, non può finire semplicemente come se niente fosse. Oggi Tavecchio sarà a Nizza. E dovrà far quadrare il cerchio cinese”.

Se “si!” sarà, sarebbe opportuno evitare campanilismi come quelli esposti in prima pagina dal Corsport. Perchè le finanze di molti club italiani stanno respirando grazie ad investitori stranieri (Inter e Milan su tutte). E anche perchè dannosi per l’immagine della Cina, e di riflesso di Inter e Milan, in Italia.

Se la trattativa avverrà secondo una normale contrattazione che segua le regole, non può essere valutata diversamente, solo perchè stavolta si tratta dell’allenatore della Nazionale e non di un Pogba (esempio a caso) “scippatoci” dagli Inglesi per 105mln di euro.