Di Maria top per il mercato dell’ Inter
Fin dai primi vagiti del mercato, il nome di Angel Di Maria è stato uno di quelli più frequentemente accostato all’Inter.
L’argentino del PSG sarebbe stato il top player dal profilo giusto per esaltare tutto l’ambiente nerazzurro in vista del riscatto tanto atteso.
Negli ultimi giorni è emerso prepotentemente il nome di un suo compagno di squadra, quel Lucas Moura che i nerazzurri avevano già inseguito inutilmente anni fa.
Ruolo e attitudini similari, i due parigini sono ora sotto la lente d’osservazione di Sabatini e Ausilio per individuare l’opzione migliore.
Età, valore di mercato e ingaggio a favore del brasiliano
A questo riguardo iI sito Calciomercato.com ha pubblicato oggi un interessante quadro di paragone tra i due attaccanti esterni.
Al di là dell’età, che gioca ovviamente a favore di Lucas Moura (25 anni contro i quasi 30 del Fideo), elemento fondamentale è l’ingaggio.
Se Di Maria guadagna oltre 8 milioni all’anno netti, l’ingaggio del brasiliano è decisamente inferiore, 3,5 milioni netti.
Anche il valore di mercato dei due pende a favore del secondo.
La richiesta del PSG per Lucas Moura sarebbe di circa 35 milioni mentre per Di Maria si è parlato di oltre 50.
Ma è sul rendimento dei due giocatori che emergono i dati più interessanti.
Lucas, altro che rincalzo!
Secondo i dati di Calciomercato.Com ” la media realizzativa del brasiliano è più alta rispetto a quella dell’ex United.
Un gol ogni 183 minuti giocati per Lucas, mentre a Di Maria occorrono in media 221 minuti.
In Ligue 1, il brasiliano ha realizzato 12 reti e 5 assist su un totale di 37 presenze.
Più magro il bottino del collega argentino, fermo a 6 gol e 7 assist in 29 presenza.
La “rivincita” di Di Maria si compie però in Champions, dove conta 4 gol e un assist in 7 presenze.
Le stesse apparizioni di Lucas, che però può vantare solo un gol e due assist.
I numeri totali della stagione, invece, dicono 53 presenze con 19 gol e 11 assist per Lucas.
Di Maria invece è a quota 14 gol e 15 assist in 43 presenze.
Tutti numeri che confermano come l’appellativo di “ripiego” stia troppo stretto all’ex San Paolo.”.