Editoriale: l’ipocrisia de “il mercato dell’Inter è troppo Internazionale”
Mercato Inter-nazionale
L’Inter chissà perché, fa sempre parlare di sé. Anche quando, di fatto, non proferisce parola. L’ultima in termini di tempo arriva da Tuttosport: il mercato dell’Inter non sarebbe abbastanza nazionale.
Premessa necessaria: Internazionale – citando un noto spot – ma che cosa vi aspettavate?
È quanto sta succedendo nelle ultime settimane. Un accanimento mediatico. I nerazzurri sono ‘mosci’ sul mercato nazionale. Sabatini è un chiacchierone. “Zhang non capisce nulla, d’altronde è uno che vendeva televisori” – e ci guadagna svariati miliardi l’anno, sottolinerei.
Fermo restando che di acquisti non se ne parlerá (ufficialmente) fino a Luglio. Il silenzio della societá è segnale di serietá, come non ricordare l’esempio della formica, meno chiacchierona e piu’ operosa della cicala? Voglio citare Mou “Mi piace il rumore dei nemici”, segno che qualcuno inizia a considerarci.
Il mercato nazionale e ipocrisie annesse
Ma poi… Nazionale? Un mercato nazionale, un calcio nazionale. Ma le magliette – con sponsor esotici e nomi – le proprietà stesse , senza dimenticare le società che gestiscono gli stadi e le partite in tv. In tutto questo cosa ci è rimasto nazionale?
Condivisibile la proposta della Lega (Calcio) di dare più spazio ai giovani del vivaio di ogni squadra. Dare loro più possibilità, valorizzarli per avere un ricambio generazionale di azzurri di qualità.
Ma in un mercato che parla straniero – Kessie Rodríguez, si fanno i nomi di Keita e molti altri non proprio italofoni – e che peraltro vede l’Inter a ‘zeru’ acquisti (eccetto Padelli), gettare il pomo della discordia dando la colpa all’inter pare onestamente fuori luogo.
Gli interessi evidenti per Bernardeschi, Conti, Bastoni poi smentiscono sul nascere questa tesi. Non è bastato acquistare Gagliardini – uno dei migliori prospetti italiani a centrocampo – e farne il perno della squadra. Né laurearsi campioni d’Italia in due categorie giovanili.
Se tutta Italia attinge dal pozzo europeo è dell’Inter di Zhang – “I cinesi” – la colpa di diffondere le erbacce è nostra.
Lo spirito multiculturale dei nerazzurri – unito a qualche elemento italiano di valore – è ciò che ci ha sempre reso L’FC Internazionale Milano.
Forse la soluzione sarebbe avere uno Stadium, e non il “Meazza” per essere risparmiati dalla feroce critica.
Non bisogna porre confini ai propri sogni di mercato e di gloria nerazzurra.