L’assurdo negazionismo di parte
Fabio Capello probabilmente ha ancora qualche sassolino nella scarpa e nel corso della presentazione come nuovo tecnico dello Jiangsu Suning ha avuto l’elegante idea di riesumare l’argomento Calciopoli, che probabilmente brucia ancora. Argomento che negli ultimi anni l’informazione di parte juventina ha sempre cercato di sminuire e ribaltare facendo circolare interpretazioni astruse e notizie del tutto prive di fondamento che nulla hanno a che vedere con l’evidenza dei fatti. E purtroppo ancor oggi ci tocca assistere a comparsate televisive di un Moggi che tenta di convincerci che i giudici abbiano sentenziato che il campionato non sia stato alterato, a uno Zuliani che sostiene sia stato tutto un complotto, un Mughini che senza alcuna cognizione di causa afferma che lo scudetto del 2006 non dovesse andare all’Inter in quanto i giudici (quali?) avrebbero stabilito che anch’essa fosse colpevole e altre amenità nel tentativo di ingannare chi non avendo adeguate conoscenze è portato a credere che quanto asserito da questi individui, che a quanto pare vorrebbero sostituirsi al lavoro della magistratura, corrisponda a verità.
E’ giunta l’ora di fare un po’ di chiarezza una volta per tutte. Innanzitutto riaffermando quanto è stato sentenziato dalla Suprema Corte di Cassazione, il massimo organo competente della Giurisprudenza italiana, nell’ambito del processo Moggi (e questo, si badi bene, al terzo grado di giudizio, dopo essere quindi passati per 3 collegi giudicanti diversi). Luciano Moggi è stato assolto per intervenuta prescrizione del reato: questo significa che è stato accertato senza dubbio alcuno che l’imputato abbia commesso i reati di cui è stato accusato, ma sono scaduti i termini perchè possa essere punito dalla legge. E quali reati avrebbe commesso?
Secondo quanto riportato dall’ANSA a suo tempo: “Ad avviso della Suprema Corte, Moggi, è stato il “principe indiscusso” del processo ‘Calciopoli’ – conclusosi lo scorso 23 marzo con la prescrizione di gran parte dei reati per lo stesso Moggi e per altri imputati – e “l’ideatore di un sistema illecito di condizionamento delle gare del campionato 2004-2005 (e non solo di esse)”. Un “sistema” che – scrivono gli ‘ermellini’ nella sentenza 36350, quasi 150 pagine depositate oggi – “prende il suo nome”. Per i supremi giudici, Moggi ha commesso sia il reato di associazione per delinquere, sia la frode sportiva “in favore della società di appartenenza (la Juventus)”, ed ha anche ottenuto “vantaggi personali in termini di accrescimento del potere (già di per sè davvero ragguardevole senza alcuna apparente giustificazione)”. Dai giudizi che l’ex dg bianconero esprimeva in tv e sui media “potevano dipendere le sorti di questo o quel giocatore, di questo o quel direttore di gara con tutte le conseguenze che ne potevano derivare per le società calcistiche di volta in volta interessate”, rileva la Cassazione nel suo verdetto. L’associazione per delinquere diretta da Moggi – spiega la Cassazione – “era ampiamente strutturata e capillarmente diffusa nel territorio con la piena consapevolezza per i singoli partecipi, anche in posizione di vertice (come Moggi, il Pairetto o il Mazzini), di agire in vista del condizionamento degli arbitri attraverso la formazione delle griglie considerate quale primo segmento di una condotta fraudolenta”. Dell’ex dg juventino, la Suprema Corte dice che aveva una “poliedrica capacità di insinuarsi, ‘sine titulo’, nei gangli vitali dell’organizzazione calcistica ufficiale (Figc e organi in essa inseriti, quali l’Aia)”. Senza timore di cadere in “enfatizzazioni”, secondo la Cassazione, Moggi aveva una “incontroversa abilità di penetrazione e di condizionamento dei soggetti che si interfacciavano” con lui”.
Ideatore di un sistema illecito di condizionamento delle gare del campionato…associazione per delinquere e frode sportiva in favore della società di appartenenza…di fronte a queste parole che sono dei veri macigni non si capisce come pateticamente alcuni esponenti di fede bianconera possano avere la faccia tosta di dichiarare che questa sentenza affermi che il campionato non sia stato alterato. Sfido chiunque di fronte a tale evidenza a riuscire a dimostrare il contrario. E lo invito a sostituirsi ai magistrati e ai giudici nel loro mestiere, se evidentemente se ne ritiene in grado.
Ma la sentenza non si ferma qui. Alcune società di Serie A si sono costituite parte civile in quanto “danneggiate dal campionato alterato”. Avete capito bene signori juventini? Campionato alterato.
E ancora una volta la Corte di Cassazione ha dato l’ennesima conferma: “Luciano Moggi dovrà risarcire i danneggiati da Calciopoli. La Cassazione ha respinto il ricorso straordinario dell’ex dg della Juventus, che si era rivolto alla Suprema Corte contro la sentenza definitiva. Moggi contestava la condanna al risarcimento nei confronti di numerose parti, tra cui molte squadre, la Figc, il ministero delle Finanze e la Federconsumatori Campania riconosciuti dai giudici tra i danneggiati per l’alterazione del campionato 2004/05. Il verdetto dello scorso marzo dichiarava prescritti i reati, ma aveva cristallizzato l’esistenza di Calciopoli e ha stabilito le conseguenze risarcitorie, da far valere in sede civile, in favore dell’ex presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara e della holding Victoria 2000 che controllava il club felsineo, oltre al Lecce, l’Atalanta, il Brescia e la stessa Figc”.
Leggete bene:”danneggiati per l’alterazione del campionato 2004/05“. Che il signor Moggi dovrà risarcire a suon di milioni. Continuate a sostenere che il campionato non sia stato alterato?
Ricordiamo anche che la Juventus nonostante abbia fatto ricorso a tutti i tribunali possibili e immaginabili, ha incassato continue batoste. Questo non vi fa pensare a qualcosa? Non vi siete ancora rassegnati di fronte a tale evidenza? O siete convinti che tutti i giudici siano di fede nerazzurra, rievocando un “complotto comunista” di berlusconiana memoria?
Ricordiamo per chi non lo sapesse:
01 – 14 luglio 2006, primo grado di Calciopoli
02 – 25 luglio 2006, secondo grado di Calciopoli
03 – 27 ottobre 2006, arbitrato CONI su Calciopoli
04 – 18 giugno 2008, patteggiamento su schede sim svizzere
05 – 16 giugno 2011, radiazione di Moggi e Giraudo
06 – 9 luglio 2011, Calciopoli (II° grado), conferma della radiazione di Moggi e Giraudo
07 – 18 luglio 2011, respinto in Figc l’esposto contro lo scudetto 2006 assegnato all’Inter
08 – 19 marzo 2008, TAR del Lazio, respinto il ricorso di Moggi contro la squalifica in ambito sportivo
09 – 22 maggio 2008, TAR del Lazio, respinto il ricorso di due associazioni di tifosi contro l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter
10 – 8 gennaio 2009, Caso GEA, Moggi condannato per violenza privata
11 – 14 dicembre 2009. Calciopoli (rito abbreviato), condannato Giraudo per frode sportiva e associazione a delinquere
12 – 8 febbraio 2011, TAR del Lazio respinge il ricorso presentato da Giùlemanidallajuve, condannata a pagare risarcimenti a Federcalcio, CONI e Inter
13 – 25 marzo 2011, caso GEA (II° grado), confermata la condanna a Moggi per violenza privata
14 – 8 novembre 2011, sentenza penale di Napoli: Moggi condannato a 5 anni e 4 mesi per associazione a delinquere
15 – 9 novembre 2011, rigetto dell’esposto da parte dell’UEFA
16 – 11 novembre 2011, Moggi condannato per minacce nei confronti di Baldini
17 – 17 novembre 2011, dichiarazione di non competenza del TNAS
18 – 4 aprile 2012, conferma della radiazione di Moggi e Giraudo.
19 – 12 aprile 2012, il Tribunale della UE respinge il ricorso presentato da Giùlemanidallajuve
20 – 26 giugno 2012, Tribunale di Milano, rigetto della querela di Moggi a Carlo Petrini
21 – 30 giugno 2012, la Corte dei Conti respinge il ricorso Juventus decretando la FIGC non responsabile di danno erariale per essersi dichiarata non competente a decidere nel 2006
22 – 3 agosto 2012, il Tar del Lazio respinge il ricorso di Moggi contro la Radiazione
23 – 12 settembre 2012, il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Moggi contro la Radiazione
24 – 17 ottobre 2012, la Corte dei Conti condanna 14 ex tesserati AIA a risarcire la FIGC per danno d?immagine
25 – 5 dicembre 2012, il Tribunale di Napoli condanna in appello a 1 anno e 8 mesi Antonio Giraudo per associazione a delinquere e frode sportiva. Cade solo il ruolo di promotore
26 – 7 agosto 2013, la Cassazione giudica inammissibile il ricorso di Moggi contro la radiazione.
27 – 17 dicembre 2013, appello Calciopoli: 2 anni e 4 mesi a Luciano Moggi, 2 anni a Pairetto e Mazzini, 1 anno a De Santis, 10 mesi a Dattilo e Bertini
28 – 10 giugno 2014, la Cassazione conferma sequestro di 12 milioni a Giraudo per il danno da retrocessione al Brescia finito in Serie B.
29 – 6 settembre 2016, il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dai bianconeri contro Coni e Figc per il risarcimento del danno subito dopo la revoca dello Scudetto 2005/06 e la conseguente retrocessione in Serie B di circa 440 milioni di euro.
30 – 15 marzo 2017, la quinta sezione del Consiglio di Stato sancisce in maniera definitiva la radiazione di Luciano Moggi.
Attendiamo il ricorso alle autorità marziane per vedere se ci saranno ulteriori sviluppi, ma rimaniamo fiduciosi nella giustizia. Dura Lex Sed Lex caro Fabio Capello.
Rimaniamo in attesa, dopo la giusta indignazione di Massimo Moratti, di sapere se Suning prenderà provvedimenti dopo questo “scivolone” non passato certo inosservato.