L’addio di Donnarumma : flop della coppia Fassone Mirabelli
Donnarumma ai saluti, Fassone e Mirabelli target fallito
Fassone e Mirabelli fino a ventiquattro ore fa sembravano diventati le fate del mercato.
Quello che toccavano con la loro bacchetta magica si trasformava in oro.
Kessie, Musacchio, Ricardo Rodriguez, uno dopo l’altro.
Vabbè non si sta parlando Neymar, Messi, Ronaldo (a proposito, è in vendita….), ma di buoni giocatori che possono dare tono ad una squadra da rinforzare.
Fino a ieri.
Poi con il bye bye di Donnarumma, tutto cambia.
Nell’opinione pubblica del tifoso (rossonero ma anche di altri colori) non siamo più di fronte ad un team societario che fa i miracoli, ma ai due responsabili della perdita dell’unico fuoriclasse che veste/vestiva la maglia rossonera.
Ed è logico che sia così; business is business e negli affari ha successo solo chi vince; non ci sono scuse, né attenuanti, non ci sono “si però…”.
Il flop
Quando ci si siede ad un tavolo di trattativa, ognuna delle parti ha un obbiettivo da raggiungere.
Fassone e Mirabelli avevano un unico target: rinnovare il contratto a Donnarumma per continuare ad avere il portiere giovane più forte d’Europa tra i pali, per farne la bandiera della nuova società.
Partita sicuramente difficile, soprattutto se si ha davanti un fuoriclasse assoluto come Raiola.
Ma proprio perché sapevano di avere davanti l’osso più duro tra i manager in circolazione, dovevano mettere in campo ogni accorgimento, ogni strategia, per portare a casa il risultato.
Non ci sono riusciti e nel gergo degli affari questo evento si chiama flop.
Questione di soldi, di clausole, di volontà del giocatore; le parole ora sono fuffa, Donnarumma saluta.
Fassone e Mirabelli sono due ex Inter; Fassone anche ex Napoli, ex Juventus.
Dall’Inter al Milan…e Beppino Prisco sorride
La storia recente del Milan è ricca di ex giocatori nerazzurri passati sull’altra sponda dei Navigli.
Ronaldo, Vieri, Balotelli i più conclamati, senza dimenticare Pari, Muntari e via dicendo.
Ora, con la nuova dirigenza cinese, l’assalto è partito anche agli ex dirigenti.
I tanti giocatori nerazzurri passati al Milan non hanno lasciato tracce indelebili nei ricordi dei tifosi, né negli annali del calcio.
Ora vediamo come va con i dirigenti. Auguri.
Non possiamo chiudere queste poche riflessioni senza immaginarci la faccia di Beppino Prisco stamani, Lassù.
Occhio Beppino, non sghignazzare, che magari fra un po’ di tempo vengono a cercare anche te da Casa Milan…