(Sole 24 Ore) FFP : i guai dell’ Inter finiscono il 30 giugno, quelli del Milan iniziano subito dopo
FFP : L’agreement sul FFP del Milan solo “rinviato”
Sappiamo bene che l’ Inter potrà avviare il proprio mercato in pieno solo dopo il 1 luglio.
Entro il 30 giugno occorrerà dimostrare all’UEFA di aver raggiunto gli obbiettivi concordati da Thohir nell’agreement di due anni fa.
Il Milan invece può agire, per ora, liberamente.
Ciò sia perché non ha vincoli del FFP, sia perché il suo accordo con l’UEFA è slittato di qualche mese.
Il Sole 24 Ore negli ultimi giorni ha pubblicato un interessante stralcio del piano che il Milan ha presentato all’Uefa come Voluntary agreement dei parametri da rispettare.
Esplosione dei ricavi
Il piano prevede non la crescita, ma l’esplosione dei ricavi.
Dai 196 del 2016/17 ai 273 di fine 2018, 462 a fine 2019, 447 nel 2020, 486 nel 2021 per arrivare a 524 milioni nella stagione 2021/20122.
Più che raddoppiare, la società prevede quasi di triplicare i propri ricavi nell’arco di cinque stagioni.
Stesso periodo previsto dal piano per arrivare a vincere il titolo italiano.
Secondo il piano della società rossonera, il volano più forte per questo incremento esponenziale sarà la newco China Milan.
Questa nuova struttura dovrebbe garantire l’entrata di risorse che andrebbero dai 90 milioni della prossima stagione ai 225 del 2022.
Non ci sentiamo all’altezza di esprimere giudizi.
Ci pare solo di poter dire che se anche solo una parte delle aziende italiane potessero prevedere un trend simile, a regime il Governo italiano avrebbe la Merkel e tutta l’Unione Europea ai suoi piedi a piagnucolare l’aiuto dell’Italia.
“Piano ambizioso, forse troppo…”
I giudizi nel merito li lasciamo agli esperti del Sole 24 Ore, Carlo Festa in questo caso:
“È ambizioso, forse troppo, il piano industriale realizzato dall’uomo d’affari cinese Mr Li e relativo alla crescita dei ricavi e della redditività del club rossonero nei prossimi 5 anni. ….
Si tratta dello stesso piano che è stato presentato all’Uefa e «rimandato» a ottobre dal Governo del calcio europeo per verificare se sia (o meno) realistico….
Insomma, numeri assai ambiziosi.
Numeri che la stessa Uefa ha considerato di verificare nei prossimi mesi, per capire se siano realistici o meno”.
Alla luce di quanto riportato dal quotidiano economico di Confindustria, possiamo dire che il problema Donnarumma non è forse quello più rilevante per la società rossonera?