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Moratti-Inter: gli errori del presidente della leggenda

Moratti-Inter. Massimo Moratti: gli errori con l’Inter. Premessa: eterna riconoscenza a chi ci ha fatto vincere tutto. Eterna riconoscenza al presidente del Triplete e all’uomo che ha tratto l’Inter come se fosse suo figlio.

Indice dei contenuti

1 Nessuno è perfetto1.1 Il gap europeo1.1.1 L’inevitabile1.1.1.1 La pazienzaNessuno è perfetto

Moratti-Inter. Nella vita tutti commettono errori. Li ha fatti anche il presidente dei record. Durante la sua ventennale gestione, non c’è stato soprattutto un progetto ‘alla spagnola’ sul settore giovanile. Durante la sua gestione, l’Inter ha vinto 3 campionati Primavera e altrettanti Viareggio. Non solo. L’Inter ha vinto anche una Coppa Campioni giovanili. Ecco. Quanti di quei giocatori, nel corso degli anni, hanno fatto strada in prima squadra? La ‘cantera’ dell’Inter è stata fra le più vincenti del nuovo millennio, ma non ha mai portato un Marco Asensio, ad esempio, fra i titolari. C’è stato un Martins in prima linea in Champions, ma era diventato titolare per gli infortuni di altri. E ancora. Della squadra Campione d’Europa di Stramaccioni quanti sono oggi in prima squadra?

Il gap europeo

Dalla Primavera arriviamo, quindi, al gap con l’Europa. Negli anni in cui il calcio cambiava, l’Inter non si è adeguata. Mentre i tedeschi, gli spagnoli e gli inglesi ripartivano dai giovani, l’Inter strapagava i giocatori di altre squadre. Perché, negli anni, non abbiamo coltivato un Harry Kane? Perché, negli anni, non abbiamo fatto crescere un Xavi? Possibile che fra i difensori non c’era qualcuno da far maturare alla Puyol? Quando abbiamo conquistato l’Europa, abbiamo perso la bussola per restarci in Europa. Si è rotto tutto, forse, la sera di Inter-Schalke 2-5. Gli Dèi caddero. Fecero un rumore assordante. Ma gli Dèi non si rialzarono più. Perché non c’era chi, fra i giovani, tendesse loro la mano per rimetterli in piedi.

L’inevitabile

Moratti-Inter. Il percorso è poi noto. Il FairPlay, la cessione della società, l’arrivo di Suning. Massimo Moratti, recentemente, ha detto: “Un colpo alla Ronaldo? I cinesi possono permetterselo…“. Rimarcando che è stato il presidente dell’unico Fenomeno, ora è tempo di imparare da quei pochi errori del passato. La fretta di vincere ha portato alla costruzione di squadre incomplete. La fretta di vincere ha portato, nuovamente, a passi falsi: vi ricordate quant’è stato speso per Kondogbia? Joao Mario vale davvero quella cifra? E Candreva? Ecco. Massimo Moratti dovrà essere per Suning il presidente da battere come trofei conquistati. Perché come lui nessuno mai. Ma, per farlo, bisognerà correggere quei pochi errori di gestione che ci sono stati.

La pazienza

Ecco perché la fretta va lasciata ad altri. Va lasciata a chi, ultimamente, compare sempre sui giornali. Ci vuole pazienza. Qui non si deve ristrutturare un palazzo, qui si deve un grattacielo da zero. Solo il tempo darà ragione o torto a Walter Sabatini e a Suning. Ma bisogna farlo scorrere questo tempo. E, intanto, buttare un altro occhio alle giovanili. Perché, se ce lo fossimo dimenticati, l’Inter è stata ancora una volta capace di fare il Triplete. Possibile che, anche questa volta, fra le 3 squadre Campioni d’Italia non ci sia qualcuno da lanciare, fra un po’, in prima squadra? Perché bisogna sempre guardare alla ‘cantera’ del Barcellona, senza rendersi conto che abbiamo le basi per una nostra ‘cantera’ che può essere invidiata da tutti?