Nainggolan Inter, l’operazione può finalmente prendere forma. L’insofferenza del giocatore di fronte al comportamento della società giallorossa traspare oramai in ogni contesto, tanto privato quanto social. Nainggolan non manda giù i continui ritardi nelle operazioni di rinnovo ed è preoccupato dalle cessioni operate dalla Roma, che proprio oggi pomeriggio ha ceduto Rudiger al Chelsea di Antonio Conte.
Nainggolan Inter, il primo contatto
Nainggolan è legatissimo alla città di Roma e ai suoi tifosi. Ha indossato, e non solo virtualmente, i panni di leader in campo dei giallorossi ed è sempre stato convinto di poter rappresentare la bandiera del club per l’avvenire. Qualcosa è però cambiato negli ultimi tempi. La Roma ha intrapreso un percorso di depotenziamento applicando una politica di riduzione dei costi e degli ingaggi. Politica che ha inciso notevolmente sui termini del rinnovo contrattuale, sino ad oggi non concretizzatosi, ritenuto determinante dal Ninja per la permanenza nella città eterna. Ma oltre alle questioni economiche qualcos’altro si è rotto. Il rapporto con la società non è più quello di prima. L’addio di Sabatini a cui Nainggolan è legatissimo, l’addio di Spalletti a cui il Ninja deve moltissimo, hanno fatto venire meno i punti di riferimento su cui si basava la storia calcistica del belga a Roma.
La chiamata con Sabatini
Nelle ultime ore ci sarebbe stato un primo contatto tra Nainggolan e il suo mentore Sabatini. L’ipotesi di un trasferimento del giocatore in nerazzurro rientra tra le cose che i due si sarebbero detti. L’Inter avrebbe confermato l’interesse, il Ninja avrebbe incassato la disponibilità del club milanese ad accoglierlo e ad assecondarne le richieste.
L’ingaggio non costituisce un problema, Sabatini sarebbe disposto a forzare la mano per riabbracciare il suo pupillo. Neanche il costo del cartellino rappresenterebbe un ostacolo insormontabile, sia pur alto per un giocatore di questa età : 42 milioni di euro più 8 di bonus, cifra non proibitiva che la proprietà nerazzurra sarebbe disposta a discutere pur di assicurarsi l’incursore belga.