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(LIVE) Sabatini in conferenza stampa direttamente da Riscone di Brunico

Sabatini in conferenza stampa direttamente da Riscone di Brunico, per fugare i dubbi su futuro dell’Inter

Sabatini, sarà il vero e proprio protagonista di questa giornata di calciomercato. Le sue dichiarazioni saranno il crocevia delle future mosse nerazzurre. Quanto meno, queste forse saranno rese note dopo mesi di silenzio imposti dal gruppo Suning.

Coordinatore tecnico, che tipo di rapporto c’è tra Inter e Jiangsu?
“Dovrà maturare. Suning è una grande potenza e ha deciso di investire nello sport e pretende che ci sia tra Jiangsu e Inter un rapporto di collaborazione, anzi una sorta di osmosi tra una civiltà e un’altra. Questo processo è in corso, sono curioso di poterne essere interprete, sento la responsabilità grande. Suning vorrà allargare i suoi domini. volontà di creare un circuito di giocatori importanti che comprende anche l’Inter. Tutti i club godranno della stessa identica dignità”

Che cosa l’ha convinta? Rassicura i tifosi sul mercato?
“Non hanno dovuto fare molta fatica per convincermi. E’ un ruolo di grande prestigio, sono fortunato. Ho accettato con grande orgoglio e con vitalità e forza. So cosa voglio fare e cosa vogliamo fare. Tifosi preoccupati? Non dobbiamo rispondere ad altre società, ammiro quello che sta facendo il Milan, ma non è il nostro modello. Abbiamo il nostro profilo, la nostra strategia e tra noi società e la proprietà e l’allenatore sappiamo come integrare la squadra. Il Milan ha ribaltato la rosa, l’Inter ha fatto un’altra scelta preventiva: l’Inter ha dato dimostrazione di poter essere una squadra molto competitiva. Abbiamo giocatori molto forti e con l’allenatore abbiamo deciso di riselezionare il gruppo, fare poi delle considerazioni e nel frattempo lavoreremo sulle integrazioni. E’ un gruppo forte che va integrato.

Si pensava che da luglio l’Inter si sarebbe scatenata. Come mai non è successo?
“Ci si scatena anche in maniera silenziosa. C’è anche un mercato silenzioso. l’inter sta mirando a obiettivi molto difficili, andando anche contro volontà delle società interpellate e ci serve un po’ di tempo, ma non devo tranquillizzare nessuno. L’Inter è una garanzia. Faremo le cose necessarie e giuste perché la squadra possa avere forza e spinta per essere protagonista come competa a un club come il nostro. Questa società l’ho vista operare con grandissimo lavoro di Ausilio e Gardini. Ho visto professionisti che lavorano con cognizione di causa e professionalità”.

Per Perisic, manca ancora l’offerta giusta?
“Non sono un tattico da sala stampa. Dico le cose come stanno. Spalletti ci chiede di trattenerlo, ma vogliamo tenere qui un giocatore con motivazioni. Lo United ha forte interesse, conosce la nostra idea sul calciatore e vedremo cosa succede. Il prezzo dei giocatori dell’Inter, lo fa l’Inter. E’ formidabile, fortissimo, lo vogliamo trattenere. Possiamo anche non farlo, ma se ci sono contropartite giuste per rimpiazzarlo. Terrà i comportamenti giusti. So quanto Spalletti riesca a trasferire l’idea nei giocatori. Non c’è un discorso su mentalità vincente, lui tirerà fuori l’anima da tutti i calciatori. Il desiderio di Suning è di non colonizzare ma anche non essere colonizzati. Sono stato 4 volte in Cina e ho capito che sarà possibile costruire un collegamento tra queste società”.

Grandissima crisi di identità nell’Inter negli ultimi anni. Forse è quello che è più mancato. C’è timore perché mancano figure di riferimento, la preoccupa?
“Non mi preoccupa, ma capisco che può essere un’esigenza che valuteremo. Arrivato qui ho avuto la necessità di simboli e sentimento e sono andato a trovare Moratti. Sono andato perché nel suo studio ero certo di trovare l’Inter che mi ha fatto soffrire da piccolo, il sentimento che ci lega al nostro mestiere e al calcio. Ho ricevuto il benvenuto da Ernesto Pellegrini, ho sentito la necessità di farmi coinvolgere da un grande club come questo. Questa possibilità potrebbe esistere e lo affronteremo”.

Da fuori sembra servano 4-5 acquisti di spessore. Quanti titolari servono?
“Nessuno ci può influenzare, il Milan per noi non è un modello pur riconoscendone i meriti. Non vogliamo rifare tutto da capo. Ci sono giocatori da salvare. Per ora abbiamo acquisito due calciatori: Skriniar dal quale ci aspettiamo moltissimo. Il nome roboante rassicura chi lo prende, vogliamo fare scelte concrete; è un ragazzo solido, forte fisicamente. Abbiamo preso su richiesta dell’allenatore e condivisa da noi un grande catalizzatore di gioco come Borja Valero che darà una grande soluzione al tecnico. 2 soluzioni importanti, ma non roboanti. Siamo molto soddisfatti di questo, sappiamo di dovere fare altro e lo faremo. Puntiamo giocatori di notevole rilevanza e non è facile portarli via da altre società. Dalbert lo considero molto forte, noi abbiamo accettato sul Nizza di accettare i tempi della sua acquisizione. Hanno un preliminare e non vogliono privarsi, ma noi lo vogliamo. Ci sono giocatori sotto il nostro controllo e li vogliamo portare a casa. Poi se Spalletti esce dal campo e dice che questo giocatore lo voglio e farà il titolare (come Emerson alla Roma dove dopo pochi giorni dal ritiro mi ha detto  che avevamo preso il terzino più forte d’europa nonostante venisse deriso)”.

il Ds Ausilio ha detto che non si possono prendere giocatori con ingaggi superiori a quello di Icardi, come Di Maria, Vidal e altri hanno ingaggi troppo alti?
“Fatto salvo che Di Maria possa essere il giocatore giusto, grande giocatore ma non è detto che ci interessi. Problema ingaggi dovrebbe esistere per tutte le società. Il monte ingaggi deve tenere presente dei valori, bisogna rispettare rapporto costi e fatturato. Non vi preoccupate, di fronte alla situazione eccellente e pensabile come determinante per l’Inter Suning non si tirerà indietro. Lotteranno tutti per adeguarsi attraverso le prestazioni. Il periodo del rinnovo opulento è stato ormai superato”.

Sarà difficile fare il blitz di mercato che ti ha contraddistinto, tipo per Schick? meccanismo rallentato?
“Su questo dovremo migliorare. Queste procedure ci saranno sempre ma saranno rivisitate. Suning è molto ambiziosa, ma le cose plausibili le farà tutte”.

Perché ha scelto Capello per il Jiangsu?
“A parte la fortuna che lo contraddistingue. Loro avevano bisogno di una persona carismatica per poter fare le cose in grande. Capello è stata una sorpresa enorme, lo pensavo più stanco e invece sta facendo un’attività aggressiva, formidabile con impegno incredibile. Si è munito di uno staff giovane e siamo tutti contenti di questa scelta condivisa da me e dal gruppo Suning”.

Come è nata la scelta di Spalletti? Ce n’erano altri di nomi da Simeone a Conte…
“Scelta spontanea e fisiologica. C’erano altri candidati, giusto valutare tutte le piste possibili. Era nella testa dell’Inter già da prima poi il mio arrivo ha agevolato la cosa. Spalletti è fortissimo, la qualità della metodologia, gli obiettivi li vedete anche voi. Allena benissimo, è un teatrante, è il dirimpettaio della follia come l’ho definito io e lui ha accettato. Sa quello che vuole, sa come ottenerlo e riesce a fronteggiare le situazioni da solo senza l’aiuto di nessuno. Ha due requisiti: è un uomo molto molto generoso e molto coraggioso e a me bastano questi per definirlo una grande persona. Credo che sia l’allenatore dell’Inter quasi inevitabilmente. L’Inter ha bisogno di Luciano Spalletti, di un uomo come lui”.

Spalletti ha detto che la dirigenza gli ha fatto promesse. Quali sono?
“Sì sono state fatte, ha ragione. Abbiamo detto che integreremo il gruppo di lavoro e l’undici titolare con calciatori che serviranno, che abbiano caratura ma che possano stare nel suo progetto tecnico tattico. Non saranno sperimentali, ma offriranno rendimento importante”.

Come è il rapporto con gli  altri dirigenti?
“Li ho visti lavorare e hanno fatto tutto loro con velocità e capacità e una sorta di bella immaginazione. I grandi dirigenti sono molto capaci e questo è un vantaggio dell’Inter già

l’ultima parola spetta a lei sulle decisioni?
“Le ispiro, ma sono pronto a cambiare le mie intenzioni se la l’ipotesi degli altri è migliore della mia. Tutto quello che si ipotizza per l’Inter deve passare da me. Non c’è mai stata nessuna questione di incomprensione tra me e Ausilio. Lui capisce il calcio e io sono un suo supporto. Penso che sarà un consorzio che produrrà qualcosa di molto produttivo per l’Inter”.

Per quanto riguarda il bilancio, l’ Inter ha bisogno di vendere?
“Non ne ha bisogno ma potrebbe farlo. Suning  è gruppo molto molto forte. Potrebbe decidere di farlo per un rapporto qualità prezzo. Saranno scelte miste tra questioni economiche espresse da soldi, ma anche in combinata con le entrate”.

Nainggolan profilo sul quale avete messo gli occhi?
“E’ un giocatore sempre nella mia testa, un grande giocatore. E’ una possibilità importante per l’Inter, ma la ritengo un’operazione impossibile. Che continui a essere un desiderio dell’Inter non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo. Così come sarà un’operazione quasi impossibile. Ho visto il disagio tra lui e la Roma e ho detto l’Inter si mette a disposizione, ma è un loro giocatore. Non  lo nego. Mi piacerebbe portarlo qui”.

Mister plusvalenza Monchi. Ma non è lei?
“L’Hanno coniata per me e mi ha inorgoglito. A detta di Pallotta è il migliore del mondo Monchi. Ha detto  che non è importante come si vende ma piuttosto come si compra. Sta vendendo giocatori che ho comprato io”.

Non abbiamo preso il nome degli esterni che seguite. Ci può indicare un profilo?
“Sanchez non poteva essere un obiettivo, non tanto per costi perché Suning farà anche sacrifici. Ma non è mai stato nella sua testa il fatto di tornare in Italia”.

Contropartite tecniche per Perisic? C’è qualche profilo dello United che piace? Di Maria perché non potrebbe essere quello giusto?
“l?Inter in quel reparto deve comprare dei gol per aiutare Icardi a non dover essere l’unico terminale. Non ho parlato del valore di per sè. Stiamo parlando di un giocatore molto importante, poi mi smentirò e arriverà magari all’Inter Di Maria. Una contropartita? Il Manchester è peiano di giocatori forti. Il valore a Perisic lo attribuisce l’Inter”.

Qual è la posizione tra Inter e Uefa e possibili sviluppi?
“Gardini: c’è un settlement agreement che va rispettato”.

Su Vidal? Pinamonti vice Icardi?
“Mi auguro che lo sia. E’ una bella cosa che un ragazzo di casa nostra diventi importante. Vidal è un profilo da Inter e piace molto. Diverso da Nainggolan, ma neanche troppo. Si proverà a capire se ci sono i presupposti, ma è difficile. Avendo fatto scelte di un certo prestigio serve un po’ di tempo. Non si può negare che Vidal sia un profilo di grande interesse. Nessuna trattativa in corso, si domanda per avere speranze e se ci sono vorremmo perseguirle”.

E su Nagatomo?
“A Spalletti piace e gli piacerebbe tenerlo. Vedremo anche col giocatore quale sarà la cosa migliore. E’ un grande professionista,ma arriverà un altro giocatore e anche lui farà le sue considerazioni”.