Inter news: focus tattico con le novità di calciomercato
Indice dei contenuti
1 Inter news: prime amichevoli e prime indicazioni tattiche. Ecco come potrebbe essere la nuova formazione di mister Spalletti2 Inter in fase di non possesso3 Inter in fase offensiva4 Variabili non matematicamente prevedibili ma legate al carattere e allo stato psicologico della squadraInter news: prime amichevoli e prime indicazioni tattiche. Ecco come potrebbe essere la nuova formazione di mister Spalletti
Inter news: dalle prime amichevoli giocate in questi giorni, si sono potuti vedere i primi dettami tattici di mister Spalletti. La formazione, per quanto sia già stata schierata in passato con il modulo 4-2-3-1, è apparsa però più solida e compatta.
Meno bene nella fase di palleggio, dove ancora ci sarebbero non poche cose da sistemare. Spalletti stesso però, al di là dei gol subiti, avrebbe detto di aver gradito molto l’atteggiamento dimostrato dai suoi.
La novità più importante si sarebbe vista in fase di impostazione. Kondogbia, schierato contro lo Shalke 04 nella prima frazione di gioco, per ricevere palla avrebbe decentrato spesso la sua posizione.
Muovendosi verso sinistra, avrebbe consentito a Nagatomo di guadagnare spazio in avanti, mentre a Perisic di poter stazionare tra le linee con più libertà.
Così si sarebbe riuscito a creare spesso imprevedibilità e spazio tra i reparti della squadra avversaria.
Buone le ripartenze, con Skriniar sempre molto concentrato e in anticipo su tutte le palle alte. Chiari i concetti di passaggi in profondità e di velocità negli spazi.
Importante è stata la prova di Murillo, utilizzato alla Rudiger per usare una similitudine con la Roma dell’anno scorso.
Si è ripresentata così la difesa a 3 e mezzo, comunemente indicata per sottolineare la natura tattica della disposizione della retroguardia.
Inter in fase di non possesso
Ecco un esempio pratico di come si disporrebbe la squadra, in fase di non possesso palla, inserendo anche i possibili giocatori in arrivo dai rumors di mercato.
Il 4-2-3-1, diventerebbe quasi un 4-4-2 con la prima punta e il trequartista, dediti al pressing sul portatore di palla. Le ali e tutti gli altri sui corrispettivi antagonisti di ruolo nel rapporto ala/terzino, centrocampista/centrocampista, terzino/ala. Quasi una marcatura a uomo, ma in realtà impostata sempre su porzioni di terreno da occupare e di movimenti da effettuare in coordinazione tra tutti i giocatori.
Un particolare sarebbe la linea difensiva che, stando a quanto visto con Spalletti, dovrebbe essere sempre molto alta. L’aggressione degli avversari avverrebbe così fin dalle prime battute del loro possesso.
Inter in fase offensiva
L’allenatore nerazzurro, sempre in conferenza stampa, ha sottolineato il concetto di gestione degli spazi e occupazione degli stessi in maniera ottimale.
In fase offensiva, l’azione verrebbe impostata da uno dei due mediani (probabilmente Borja Valero) che si si abbasserebbe per prendere palla, oppure che si defilerebbe per far partire uno dei due terzini ( più indicato Dalbert, rispetto a Murillo).
Proprio il colombiano, per sopperire alla partenza del laterale opposto (Dalbert appunto) si abbasserebbe sulla linea dei due centrali, in modo tale da non lasciare sguarnita la retroguardia in caso di perdita improvvisa della sfera.
Con l’esterno sinistro basso proiettato in avanti, quello di attacco avrebbe la possibilità di inserirsi verso il centro, oppure di sovrapporsi verso il fondo. Così facendo si creerebbe lo spazio necessario all’inserimento del trequartista, oppure di uno dei due mediani (molto probabilmente Vecino o Gagliardini). L’altro invece rimarrebbe più arretrato per appoggiare i compagni nei fraseggi, oppure per fungere da primo schermo di fronte la difesa.
A destra invece, verrebbe sfruttata sopratutto la velocità e la capacità di arrivare sul fondo e di rientrare, visto che la soluzione terzino – rimasto indietro in preallarme – non sarebbe l’ideale dal punto di vista dell’equilibrio.
Un giocatore come Di Maria infatti, potrebbe esaltarsi molto in questo modulo. Potrebbe cercare di arrivare al limite dell’area sia per concretizzare che per fornire assist a Mauro Icardi.
Variabili non matematicamente prevedibili ma legate al carattere e allo stato psicologico della squadra
Ovviamente, come tutti i lettori e appassionati sanno, gli schemi non sarebbero sempre così rigidi e matematici. La differenza in campo infatti, sarebbe frutto sempre dall’atteggiamento, dalla grinta e dalla voglia di vincere di tutti i singoli.
Si può però affermare che Spalletti, per il suo credo, difficilmente lo si vedrà cedere ad adeguarsi all’avversario. L’obbiettivo finale come già ripetuto, sarebbe quello di dover dominare il campo, mantenendo il possesso e limitando le sfuriate della squadra opposta.
Un gioco offensivo e molto concreto con molto sacrificio sia dal punto di vista fisico che mentale.