Neymar PSG : il 6-1 in Champions, sponsor, geo-politica, le vere ragioni del trasferimento… e l’Uefa?
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1 Neymar PSG : le vere ragioni dell’affare del secolo2 Al di là del 6 a 1, tutte ragioni extrasportive3 La proprietà qatariota mette le carte in tavola4 L’Uefa controlla…cosa??Neymar PSG : le vere ragioni dell’affare del secolo
Il passaggio di Neymar al PSG viene analizzato da Marco Bellinazzo sul sito IlSole24.com da un punto di vista assolutamente diverso da quelli proposti in questi giorni.
Il calcio moderno, nella sua dimensione finanziaria ed industriale, che assurge a strumento di potere nella costruzione della geopolitica.
Questa è la cornice generale in cui Bellinazzo introduce l’”affaire Neymar”, nella quale c’è un unico riferimento calcistico di cui occorre tener memoria, l’eliminazione del PSG dai quarti di finale di Champions per mano del Barca nella strafamosa gara del 6-1.
Evento che, lo ricordiamo, suscitò più di una polemica sulla gestione arbitrale che a detta di molti spianò la strada al Barca per i quarti di finale.
Al di là del 6 a 1, tutte ragioni extrasportive
Al di là di questo, l’autore le ragioni vere della vicenda Neymar sarebbero tutte di natura extrasportiva.
Ad iniziare dalla scelta del Barcellona di non rinnovare la sponsorizzazione principale delle maglie blaugrana, “dopo che il Qatar Sport Investments nel 2010 era stato il primo sponsor del Barcellona che fino ad allora aveva sempre rifiutato di “brandizzare” le proprie divise.
Per la modica cifra di 150 milioni di euro sulle maglie del Barca è così apparso prima il marchio “Qatar Foundation” e dalla stagione 2013-2014 il main sponsor “Qatar Airways”, compagnia aerea qatariota”.
La scelta della società catalana era stata interpretata da molti come una presa di distanza dal “sistema Qatar” e dalla sua presunta vicinanza al radicalismo islamico.
Anche a seguito di questa decisione, il Qatar si era subito dopo trovato in una scomoda posizione di accerchiamento geo-politico da parte di altri stati arabi non radicali, con pesanti riflessi diplomatici e di visibilità mondiale anche sulla organizzazione della coppa del mondo 2022.
La proprietà qatariota mette le carte in tavola
L’intreccio tra tutti questi interessi avrebbe dunque convinto la proprietà qatariota del PSG a far capire al Barca chi comanda davvero.
Non sbaglia alla fine chi osserva che in qualche modo è il Qatar che acquista Neymar, non il PSG.
Uno scenario che non ha nulla a che fare con lo sport, ed i tifosi ne sono ormai consapevoli.
Chi continua a fare ogni tanto la voce grossa senza rendersi conto di essere nudo come il re della fiaba di Andersen è l’UEFA, le cui teorie sul rispetto delle regole vengono spazzate via in un soffio di vento arabo.
L’Uefa controlla…cosa??
“Il trasferimento di Neymar al Psg avrà un effetto sulle finanze del club per diverse stagioni
Tuttavia, l’impatto di una simile operazione non può essere giudicato in anticipo, perché il Psg potrebbe vendere diversi giocatori per somme importanti“.
Queste le parole di una fonte Uefa raccolte oggi dall’Ansa riportate dal sito della Gazzetta dello Sport.
“Tutti i club in Europa debbono rispettare le regole del fair-play finanziario –
L’Uefa esaminerà nei dettagli questo trasferimento, per assicurarsi che il Psg agisca nei limiti imposti dalle norme“.
Come no?
A Parigi portano Neymar con questo ambaradan di operazione e poi vendono Di Maria, Rabiot, Lucas, Cavani e magari anche Verratti per far piacere all’Uefa.
Non ci sorprenderebbe se tra qualche tempo uscisse un comunicato Uefa in cui “…dopo aver attentamente analizzato… preso atto delle risultanze dei controlli…avendo riguardo ai documenti pervenuti…bla bla bla…si certifica che l’acquisto delle prestazioni sportive del giocatore Neymar da parte del PSG risponde, pur con qualche criticità, ai parametri del FFP…”.
Tutti tengono famiglia, e i mondiali del 2022 devono andare avanti!
Fonti: Il Sole 24 ore.com, Gazzetta.it