Dalbert Henrique, il terzino che ricorda “Il Colosso” Maicon
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1 Dal Nizza arriva Dalbert Henrique Chagas Estevão, brasiliano come Maicon, il colosso dell’Inter tripletista2 Origini umili3 Sergio Conceição4 Che giocatore !Dal Nizza arriva Dalbert Henrique Chagas Estevão, brasiliano come Maicon, il colosso dell’Inter tripletista
Dalbert Henrique è nato l’8 settembre 1993 a Barra Mansa (stato di Rio de Janeiro). Un tipico terzino brasiliano, con tendenze offensive, adattatosi – tra Portogallo e Francia – al calcio europeo.
Ancora qualche giorno di pazienza e Dalbert raggiungerà Milano, dove è già stato in vacanza con la moglie poco tempo fa.
Lo attende la società, Luciano Spalletti e i tifosi tutti; in particolare quest’ultimi, che da anni non vedono più un terzino da Inter.
Origini umili
Oggi il presente gli sorride, – come suggerisce il suo nome (letteralmente “colui che ha buona sorte”) – ma prima di sfondare nel calcio europeo, la freccia brasiliana in procinto di vestire la maglia nerazzurra, ha conosciuto la fame a Rio, quella vera.
Cresciuto dalla nonna Sebastiana insieme ai 7 fratelli, andava ad allenarsi con la bicicletta del papà.
Dodici chilometri all’andata e 12 al ritorno, per coltivare il sogno di sfondare. A 16 anni, però, Dalbert giocava ancora nel Barra Mansa, modesto club della sua città. E i soldi in famiglia continuavano a scarseggiare.
“Non potevo stare a guardare – raccontava lo stesso Dalbert in un intervista alla Folha de San Paulo-. Così chiesi al mio amico Amarildo di farmi lavorare: aveva un banchetto di ortaggi e io facevo lo scaricatore di cassette“.
Il grande calcio era ancora lontanissimo e nemmeno i rapidi passaggi nelle giovanili di Fluminense e Flamengo servirono ad avvicinarlo.
A quel punto, nonna Sebastiana prese in mano la situazione e convinse il nipote quasi 20enne a migrare in Europa.
Sergio Conceição
Anche in Portogallo, però, Dalbert fu costretto a partire dal basso. Due anni tra i carneadi dell’Academico Viseu, poi finalmente la grande occasione: il Vitoria Guimarães.
E soprattutto Sergio Conceição. L’ex ala dell’Inter era l’allenatore della prima squadra e ci mise poco ad accorgersi del talento di Dalbert, strappandolo in fretta alle riserve.
Bastò poi solo un campionato in prima serie per convincere il Nizza a pagarlo due milioni. Il resto è storia recente.
Che giocatore !
“Fisicamente è fortissimo: esplosivo, rapido. E poi ha un buon piede e la testa sulle spalle”. Il virgolettato è dello stesso Conceição. Alto un metro e 81, Dalbert è un Maicon mancino che deve ancora farsi le ossa.
Fa della velocità e della progressione le armi migliori, ha uno spiccato senso dell’anticipo e ama partire palla al piede, grazie al dribbling bruciante.
Può migliorare invece nei cross e soprattutto nei tiri, così come nell’uso del destro.
In Italia i suoi punti di forza potrebbero però essere anche i suoi difetti: fidandosi ciecamente del suo scatto, rischia ogni tanto di finire fuori giri.
E in fase difensiva cerca sempre di accorciare, anche quando sarebbe il caso di temporeggiare. Spalletti ci potrà lavorare su.
A Roma ha fatto di Emerson un laterale di livello. E qui la materia prima a disposizione è persino più pregiata.
(GdS)
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