La Juventus come Bolt? Chi sarebbe il Gatlin del campionato? Le possibilità dell’Inter

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1 Juventus come Bolt? Il ciclo potrebbe finire dopo Cardiff?2 I cicli finiscono per tutti3 Sarebbe positivo per il calcio italiano in generale4 Chi sarebbe il Gatlin della serie A?5 E il ruolo dell’Inter?6 Il vento a favore dell’Inter: SpallettiJuventus come Bolt? Il ciclo potrebbe finire dopo Cardiff?

La Juventus come Usain Bolt di ieri? Fantacalcio, al momento attuale.
Tutto dice di no: la statura tecnica, l’esperienza, una squadra che gioca a memoria da anni, una guida autorevole, una società tuttora ambiziosa, con possibilità economiche iperboliche rispetto alle altre competitor della serie A.
Le altre società stanno attraversando momenti di consolidamento faticoso (Roma e Napoli), di rinnovo totale (Milan) , di ricerca di equilibri e dimensioni perduti da tempo immemorabile (Inter).
Insomma, tutto lascia pensare che anche quest’anno, in Italia, il campionato nasca sotto l’egida di una favorita d’obbligo, la Juventus appunto.
Ma tra gli addetti ai lavori e gli appassionati di atletica, alzi la mano colui che l’altro ieri aveva indicato Bolt sul gradino più basso del podio dei Mondiali di Londra.
Nessuno vero?

I cicli finiscono per tutti

I cicli finiscono per tutti, anzi sono tali proprio perché ad un certo punto trovano una fine.
Quello della Juventus dura da sei anni; un dominio assoluto, meritato (nonostante qualche polemica), sotto tutti i punti di vista.
Cardiff potrebbe segnare l’inizio della fine del ciclo?
Qualcuno si è addentrato per questo sentiero, confortato anche dall’”affaire Bonucci”, dalle polemiche lasciate da Dani Alves.

Sarebbe positivo per il calcio italiano in generale

Diciamo la verità, al di là del tifo, per il calcio italiano rappresenterebbe una ventata di novità salutare, un recupero di competitività che potrebbe restituire un po’ di entusiasmo, riportare spettatori agli stadi.
Gli ultimi campionati hanno vissuto momenti esaltanti solo in occasione dei pochissimi big match che potevano avere un risultato davvero aperto ad ogni risultato.
E questo è anche uno dei motivi per i quali i club italiani continuano ad avere enormi problemi all’estero.
Una stagione in cui la lotta per il titolo si racchiude in pochissimi match dall’agonismo vero, intenso, produce un calcio perdente in partenza rispetto a quello di altri paesi, in cui si inizia correre il primo minuto della prima partita e si finisce al 90mo dell’ultima di campionato, qualsiasi sia l’avversario.

Chi sarebbe il Gatlin della serie A?

Fantacalcio, ripetiamo.
Ma se la Juventus dovesse davvero mettersi la maschera di Bolt, chi indosserebbe quella di Coleman e di Gatlin?
E soprattutto, l’Inter potrebbe aspirare, allo stato attuale, a piazzare uno sprint degno dei due americani?
Non si dovrebbe scandalizzare nessuno se diciamo che il Napoli rappresenti al momento l’avversario più quadrato, quello dal gioco più consolidato ed affidabile, con un allenatore con una fame di vittorie che diventa essa stessa un valore determinante.
Con il caratterino che si ritrova Maurizio Sarri potrebbe avere qualche problema ad inchinarsi come Gatlin per rendere omaggio alla grandezza del campione sconfitto… ma alla fine, in nome del tricolore a Napoli, siamo certi che piegherebbe le ginocchia per la genuflessione più felice della sua vita.

E il ruolo dell’Inter?

E L’Inter potrebbe essere il Coleman d’argento della situazione?
Affermarlo oggi potrebbe sembrare azzardato.
Troppe scottature dal recente passato, troppi sogni infranti nella mediocrità di giocatori senza spina dorsale.
Non si può nascondere che qualitativamente la squadra pare ancora indietro rispetto ad altre contendenti.
E il carattere, la personalità di chi scende in campo sono elementi da riscoprire quasi ex novo per tutti.
Il mercato per ora ha portato un paio di ottimi interpreti (Borja Valero e Skriniar) e qualche giovane promettente.
Altri arrivi potrebbero servire per chiudere falle evidenti (Dalbert) o per apportare quei lampi di genialità che da soli possono risolvere qualche partita intricata (Emre Mor).
E magari l’ultima fase del mercato regalerà anche il atteso top player.

Il vento a favore dell’Inter: Spalletti

Ma in questi cento metri, per arrivare sul podio, l’Inter avrebbe dalla sua un unico vero fattore nuovo e decisivo, rappresentato da Lucianone Spalletti, dalla sua grinta, dalla sua consapevolezza che il nerazzurro è un colore difficile ma al contempo entusiasmante da gestire, e dalla sua convinzione che l’Inter attende di tornare laddove la storia gli ha assegnato il suo posto.