Indice dei contenuti
1 Tra voci di mercato, mancati arrivi e probabili partenze InterDipendenza analizza la situazione2 Pensabile, ma non realizzabile3 Concentriamoci sul 42314 Ma torniamo agli esterni5 Due considerazioni importanti6 C’è assoluto bisogno di rinforziTra voci di mercato, mancati arrivi e probabili partenze InterDipendenza analizza la situazione
Calciomercato Inter | Esterno si, esterno no… Sembra la filastrocca che accompagna l’estate nerazzurra tra possibili colpi e certezze.
Una premessa. Una premessa doverosa, però. Siamo a 20 giorni dalla chiusura del calciomercato quindi la situazione non è ancora ben delineata. Tuttavia c’è una certezza: è una situazione molto complessa.
Angel Di Maria, che era l’obiettivo principale dell’Inter durante questa sessione di mercato, sembra essere lontano. Lontanissimo. E nelle ultime ore le (quasi) certezze si sono tramutate in enigmi.
La trattativa per Emre Mor, che sembrava vicino alla conclusione, ha subito una battuta d’arresto.
Karamoh, esterno del Caen, è inserito in giochi di mercato, dove l’Inter sta ostentando la sua posizione dominante.
D’altronde, da una parte, c’è il ragazzo che ha dichiarato amore ai nerazzurri. E dall’altra, sempre in favore di Walter Sabatini, c’è più solo un anno di contratto con i francesi. Un particolare che può far pensare a una probabile, ma non possibile, svolta.
Gabriel Barbosa, che è esterno non è, ma in questo precampionato ha dimostrato potenzialità in quel ruolo, sembra a un passo dal prestito. Rimangono, quindi, Perisic e Candreva. Senza dimenticare Eder che può adattarsi a giocare in fascia.
Il “gioco” degli esterni è fondamentale nel 4-2-3-1 di Spalletti. Quindi? Quindi con un’analisi superficiale si potrebbe pensare a al 433.
Pensabile, ma non realizzabile
Infatti nè Perisic, nè Candreva hanno caratteristiche tali da poter essere utilizzati come esterni in un attacco a 3.
Perché? Troppo centrocampista il secondo, troppo sprinter il croato.
Concentriamoci sul 4231
L’Inter non avrà ottenuto dal mercato grandi nomi, ma ha ottenuto giocatori davvero funzionali. Il centrocampo è stato completamente rivoluzionato, gli arrivi di Borja e Vecino permettono di avere giocatori che danno del tu al pallone. Borja disegna e Vecino è giocatore di sostanza ma anche di qualità. Senza dimenticare Gagliardini…
Un altro punto fondamentale per un 4-2-3-1 è la presenza del trequartista. Il gioco nerazzurro dello scorso anno non era fluido perchè non passava mai dalla trequarti.
L’aver quindi rivitalizzato Joao Mario, ma soprattutto l’impostazione tattica della squadra consentono maggiori soluzioni per vie centrali: le grandi mancanze dell’anno scorso.
Ma torniamo agli esterni
Perisic è un giocatore forte e con Spalletti potrebbe fare il definitivo salto di qualità. Nessuno nega le doti tecniche, ma ci sono dei momenti durante le gare in cui si assenta dal gioco ed in questo può migliorare.
Candreva: giocatore abile nei cross e nel gioco di fascia, ma quando si tratta di accentrasi e fare da spalla alla punta rimane un punto interrogativo.
L’Impressione è che Spalletti voglia in quel ruolo giocatori con svariate capacità: sia da esterni che di punta. Keita probabilmente era il profilo ideale di questo tipo di giocatore, ma ad oggi sembra molto lontano.
Due considerazioni importanti
La prima. Il gioco fornito da Spalletti, e la presenza di giocatori al centro del campo che fanno girare palla, ci permette di vedere i due esterni nerazzurri in una veste diversa
La seconda considerazione.
C’è assoluto bisogno di rinforzi
l’Inter in questo momento ha bisogno anche di alternative tecniche differenti, ha bisogno di un giocatore che in quel ruolo possa entrare e “spaccarre in due” le partite. Non solo. Ha bisogno di qualcuno che dia un’alternativa quando si tratta di attaccare a testa bassa o di difendere il risultato.
Avrebbe bisogno anche di un grande nome, questo è sicuro. E se si riuscirà a far coincidere le due cose davvero potremmo vedere finalmente #interiscoming.