Maurizio Pistocchi svela diversi retroscena di mercato di casa Inter
In 20 minuti di chiacchierata Maurizio Pistocchi, 61enne noto opinionista sportivo, regala almeno 3 titoloni. Il primo: “C’è un accordo di massima fra l’Inter e il Paris Saint German per Joao Mario”. Il secondo: “Di Maria? Prima o poi il ruolo, ottimamente pagato, di Javier Zanetti dovrà portare risultati…”. Il terzo: “L’Inter sta operando in maniera logica, comprensibile e strategica”.
Non solo. In 20 minuti di chiacchierata, Pistocchi offre anche interessanti spunti di riflessione su quello che sta succedendo, in questi giorni, nel calciomercato e soprattutto nel ruolo, che sarà sempre più ‘dominante’, del PSG e della famiglia Al Thani.
Dott. Pistocchi, iniziamo dal suo Tweet del 10 agosto: “Un uccellino mi ha detto che é pronto lo scambio JoaoMario/Lucas Moura tra Inter e PSG. Operazione che farebbe comodo a entrambe le squadre”. Com’è la situazione ad oggi?
“Non è un mistero che l’inter cerchi un giocatore che possa dare alla squadra più gol rispetto a quelli che, nella scorsa stagione, hanno realizzato i compagni di attacco di Icardi. E Lucas Moura è un giocatore disequilibrante: ha una grande facilità di uno contro uno, ad esempio. Anche se, a mio modo di vedere, in Francia è stato impiegato in maniera discutibile. Non va infine dimenticato che è un calciatore che piace molto a Walter Sabatini. Allo stesso tempo, il PSG cerca un giocatore che sia più centrocampista che attaccante. Joao Mario è vicinissimo al PSG, ripeto: c’è un accordo di massima fra le società, si devono limare solo i particolari. Questo mio amico, poi, mi ha indicato come contropartita Lucas Moura perché è nel target dell’Inter, ma non è detto che ci possono essere anche altre opzioni. Comunque: se dovessi scommettere 10 euro, li scommetterei su Joao Mario prossimo giocatore del PSG”.
Anche perché, in uscita, dopo l’acquisto di Neymar e quello possibile di Mbappé, i francesi dovranno operare in uscita…
“Vedendo la squadra che hanno costruito, Mbappé può giocare alle spalle di Cavani, ad esempio, con Neymar a sinistra. Ma se dovessimo aggiungere anche Lucas Moura, allora, i parigini diventerebbero ultra offensivi e sarebbe quindi difficile avere un equilibrio. Ecco perché Joao Mario sarebbe il giocatore ideale, perché verrebbe impiegato nel ruolo in cui ha fatto molto bene agli Europei. Sì, Joao Mario per il PSG sarebbe la ciliegina sulla torta e sarebbe l’uomo di equilibrio”.
Ci sarebbe, però, da aprire una discussione sul PSG e il fair play finanziario.
“Il 22 giugno sono stato moderatore in un convegno all’università Bocconi, c’era anche Andrea Traverso dell’Uefa, dov’è stato spiegato che il fair play finanziario, è nato per garantire la sopravvivenza anche a grandi club andati in difficoltà per eccessivi esborsi. Era, quindi, meglio mettere delle regole che veder fallire dei club. Ma è difficile che fallisca una società che ha alle spalle un Paese ricchissimo come il Qatar. Non dimentichiamoci, poi, che per la famiglia Al Thani gli importi di cui si parla adesso sono soldi, certo, ma non sono soldi… Mi spiego: a tutti ha suscitato grande impressione la cifra spesa per Neymar, ma per Al Thani sono noccioline”.
Senza dimenticare che Al Thani è anche sponsor del Barcellona.
“Sono loro sponsor perché, da quando è esploso Messi e ha iniziato a vincere in Europa, è diventata la squadra più mediatica del mondo. Poi, nelle ultime stagioni, è tornato il Real Madrid e, con le vittorie in Champions, ha segnato un punto a suo favore. E’ inoltre chiaro che c’è qualcosa rimasto “nelle scatole” di Al Thani dopo l’eliminazione dalla scorsa Champions, quando il PSG pensava di aver passato il turno. Ha quindi voluto dare una prova di forza, ha voluto lanciare un messaggio mediatico. Per una settimana si è infatti parlato solo ed esclusivamente di Neymar del Qatar. Pensate cosa sarebbe costata una campagna pubblicitaria al paese che organizza i mondiali del 2022… Stanno unendo tutte le componenti per cercare di lanciare a livello mondiale il loro paese, hanno costruito – mi diceva una amica recentemente tornata da Doha – strutture straordinarie, ma sono ancora vuote. Insomma: c’è ancora poco turismo e stanno quindi cercando di operare per risolvere il problema”.
Il giocatore decisivo, nella partita di andata fra PSG e Barcellona, era stato Angel Di Maria. Proprio El Fideo, da inizio estate, è il sogno proibito dell’Inter. Ma è davvero possibile un suo trasferimento a Milano specie dopo, come riportato oggi da Marca, l’inserimento del Barcellona dell’amico Messi?
“Prima o poi il ruolo ben pagato di Javier Zanetti dovrà portare anche qualche risultato. Non dimentichiamoci che per molto tempo si era parlato di Simeone come tecnico dell’Inter, ma poi Simeone è rimasto all’Atletico Madrid… Ad oggi gli interventi sostanziali di Zanetti sono stati pochi, insomma. Di Maria è un grandissimo giocatore, è uno che fa la differenza, che ha qualità, quantità, spirito di sacrificio. E’ un calciatore di livello internazionale. La difficoltà per poter portare via questo tipo di giocatori è la stessa che abbiamo descritto prima: se sei il padrone di un club e sei uno degli uomini più ricchi del mondo e vengono a offrirti una cifra per la tua stella, tu non vendi. E’ difficilissimo portare via un giocatore, quindi, a questo tipo di società. E’ sempre una trattativa molto difficile se si cerca di portare via al PSG un uomo di primissima levatura com’è Di Maria. Specie se il PSG vuole fare squadra che vinca in Europa. L’amico Messi è molto influente – perché Messi, oggi, è nel calcio argentino quello che ha rappresentato Maradona: una parola di Messi può influenzare il pubblico, il Ct – ma resta comunque la difficoltà ad acquistare questo tipo di giocatore a una squadra come il PSG. E’ chiaro: se la volontà del ragazzo è quella di cambiare, tutto può potrebbe succedere. Ma mi sembra abbastanza difficile che calciatori di questi livelli, si mettano in contrasto con un potentato come la famiglia Al Thani. Una famiglia che, insieme al suo Paese, sta organizzano i Mondiali, è una potenza economica e può assicurare un futuro a lui, ai suoi figli e ai suoi nipoti”.
Come giudica, fino a questo momento, il mercato dell’inter?
“Ha fatto cose molto logiche, comprensibili e strategiche. Ha preso Škriniar, un giocatore che ha grandissime potenzialità e, se ben guidato, crescerà ancora. Ha preso Vecino, che fin dai tempi di Empoli ha grandissime qualità; ha preso Borja Valero che ha enormi qualità. E poi ha acquistato Dalbert che è fra i più interessanti profili della Ligue 1. Quindi: fino ad ora, l’Inter ha fatto un mercato molto logico e funzionale al 4231. Un modulo che vedrà la coppia di centrali formata da Vecino-Galiardini, Borja Valero fare il centrocampista d’attacco con Peresic e Candreva dietro Icardi. Ho una perplessità. La mediana formata da due giocatori: perché quando perdi palla, è molto facile restare scoperti. Il rischio è alto. Tanto è vero che, seppur nel suo breve periodo, De Boer aveva cercato di impostare il 433. La stessa cosa, per intenderci, che ha fatto Sarri a Napoli dopo le prime due partite. Credo, quindi, che l’Inter con 3 centrocampisti sia ancora più difficile da superare. A luglio ho scritto che l’acquisto migliore era quello di mister Martusciello e i soliti furbi prendevano in giro. E’ stato portato a Milano per organizzare la fase difensiva e l’Inter, come testimoniato dalle prime amichevoli, è molto migliorata sotto questo aspetto. Manca quindi poco per fare un notevole salto di qualità. Finalmente il calciomercato dell’Inter, a differenza degli scorsi anni, non ha cercato “nomi”, ma giocatori”.
Senza dimenticare la “stella” Icardi: fresco di convocazione in nazionale. Un altro suo Tweet ha fatto il giro del web: quello contro gli “esperti” che davano e danno Higuain come futuro capocannoniere. Lo stesso Higuain appena escluso dall’Argentina.
“Faccio un discorso molto serio. Considero Higuain un grandissimo giocatore, un top player. Un calciatore che, se messo in condizione, sa fare tutto. Ma non ha vinto il titolo di capocannoniere lo scorso anno, perché la Juventus non lo ha messo in condizione di esaltarsi com’era invece successo a Napoli. Quindi: come si fa a fare un simile pronostico? E’ una delle solite previsioni che vengono fatte per piaggeria e per blandire i tifosi. In questo modo qualcuno pensa di vendere più giornali, di fare più abbonamenti, ma i dati dicono che si vendono sempre meno giornali e che gli abbonamenti delle pay-tv non crescono”.
Un giudizio quindi su Icardi?
“Alla sua età ha già fatto tantissimi gol. Forse non è ancora completo e le sue qualità non sono ancora state tutte valorizzate. Sarri, l’anno scorso, era convinto che Icardi, a Napoli, avrebbe fatto più gol di Higuain. Icardi ha potenzialità enormi. Basti pensare che anche l’anno scorso, nonostante l’Inter abbia avuto un periodo molto lungo di poca qualità sia all’inizio che alla fine della stagione, ha segnato tantissimo. Ripeto: sono tutti segnali molto, molto incoraggianti sul fatto che Icardi possa crescere ancora”.