Kondogbia, dopo la multa tre mesi in tribuna, perché no?

Kondogbia forza la mano alla società

Kondogbia nel pomeriggio non si è presentato all’ultimo allenamento prima della partenza per Lecce dove l’Inter incontrerà il Betis Siviglia nell’ultima amichevole estiva.
L’intento del francese è quello di forzare la mano alla società nell’intento di ottenere il via libera per la cessione al Siviglia.
Abbiamo già riferito da queste pagine della evidente necessità della società di evitare minusvalenze contabili, dopo il grande sforzo economico di due anni fa per acquistare il centrocampista dal Monaco.

La multa serve a poco

Kondogbia sarà giustamente multato dalla società per l’atteggiamento contrario alle regole.
Ma una multa per uno che guadagna 3,5 milioni l’anno netti è uno zuccherino.
Il francesone, al di là dell’atteggiamento inutilmente provocatorio, pare non aver capito quanto avvenuto nella vicenda Perisic Manchester United.
L’Inter ti lascia andare, anche se sei uno dei giocatori più importanti, ma solo ed esclusivamente alle condizioni dettate dalla società.
Dunque se il suo entourage dovesse presentare una proposta economica che permetta all’Inter di chiudere un’operazione economicamente accettabile ben venga.

La tribuna, un’ottima medicina per i mal di pancia

Il Meazza non andrà in crisi di identità se da domenica prossima il nome di Kondogbia non dovesse più risuonare dall’altoparlante, anzi.
Se il Valencia, o un altro club qualsiasi dovessero invece pensare che l’Inter possa essere considerata un discount dove acquistare merce anche pregiata a prezzi di favore, si sbagliano di grosso.
Con Suning la musica è cambiata.
E ove mai il centrocampista dovesse restare, Sabatini (con l’ok di Spalletti) farebbe bene a fargli capire che la multa è solo l’antipasto.
Il primo, secondo dolce e caffè Kondogbia se li dovrebbe vedere serviti in tribuna, diciamo per tre mesi per iniziare.
Siamo certi che dopo questo periodo Spalletti si ritroverebbe con un uomo maturato ed un giocatore (forse) ritrovato.