Kondogbia : la sua vicenda sia di lezione per tutti i club
Secondo Premium Sport Geoffrey Kondogbia sarebbe intenzionato a non ripresentarsi alla ripresa degli allenamenti della squadra, prevista per martedì prossimo.
Dopo il forfait dei giorni scorsi, l’ulteriore assenza agli allenamenti potrebbe segnare l’inizio di una vera e propria guerra tra le due parti.
Era arrivato due anni fa tra fuochi artificiali ed esultanze esagerate, più legate al fatto di averlo strappato al Milan che per quello che aveva dimostrato di valere.
3,5 milioni di stipendio l’anno per 5 anni, mica pizza e fichi!
In questi due anni ha tolto il sonno a più di un sostenitore nerazzurro per la leggerezza (eufemismo) delle proprie prestazioni.
Dopo due anni di nulla ora alza la voce
Ora, forse mal consigliato dal proprio entourage, pretenderebbe di essere ceduto a condizioni che la società ritiene di non poter accettare, ovviamente per evitare minusvalenze a bilancio.
Kondogbia si sta mettendo in una posizione che rischia di divenire estremamente complicata.
In primis, ovviamente, la società non potrà che sanzionare il comportamento del francese.
Le multe possono avere importo variabile ed arrivare fino al 5% dello stipendio lordo mensile.
Considerando l’ingaggio annuale lordo di Kondogbia, siamo intorno ai 30 mila euro.
Somme irrisorie per un signore con il suo stipendio.
E allora occorre far capire al giocatore ed al suo entourage che gli affari o si fanno in due o non si fanno.
Qualcuno parla di società sempre più ricattabili dagli agenti.
Sta alle società cambiare atteggiamento
Questa vicenda dovrebbe consigliare ai club un radicale cambiamento di azione.
Proprio il comportamento accondiscendente delle società negli anni scorsi ha fatto sì che gli agenti possano oggi pensare di dettare loro leggi e condizioni.
Colpirne uno per educarne cento, diceva Mao Tse Tung.
E allora, nei confronti del sig. Kondogbia, ove mai dovesse proseguire nel suo comportamento oltranzista, una sola strada pare quella giusta.
Quella che proprio oggi ha annunciato il Borussia Dortmund nei confronti di Dembelè, che si è reso protagonista di un caso assolutamente analogo.
Allenamenti con la Primavera e la domenica in tribuna.
Nelle more, da considerare anche la richiesta agli organi competenti di rescissione del contratto.
Con tanti saluti alle ambizioni di convocazione per i prossimi mondiali nella nazionale transalpina per quello che era considerato l’alter ego di Pogba.