Mercato Inter: una lotta contro il tempo, incastri improbabili, prestiti cercasi
Mercato Inter: difesa da sistemare
Gli ultimi giorni di mercato dell’Inter rischiano di trasformarsi in un incubo.
La figura del centrale difensivo è ancora in cerca di copertura, dopo la partenza di Murillo per la Spagna.
Mustafi e Mangalà, Mangalà e Mustafi il ritornello che da diversi giorni risuona nei media e tra i tifosi.
Il difensore tedesco dell’Arsenal è la prima scelta, ma solo un anno fa i Gunners hanno sganciato la bella sommetta di 40 milioni di euro circa per assicurarselo.
La proposta di prestito che arriva da Corso Vittorio Emanuele non fa certo sobbalzare di gioia Wenger ed il suo staff.
Una possibile soluzione potrebbe rivelarsi l’inserimento di Marcelo Brozovic nella trattativa ma anche su questo versante per ora restano solo voci in cerca di conferme.
Mangalà potrebbe rivelarsi l’opzione più facile da definire ma non sarebbe la stessa cosa, i due giocatori hanno statura ed esperienza ben diversa.
Ipotesi centrocampista (sognando Keita)
L’eventuale uscita di Brozovic chiamerebbe oltretutto Sabatini ed Ausilio ad un ulteriore sforzo per un centrocampista.
Gli occhi della società nelle ultime ore si erano puntati su Moussa Sissoko.
Ma lo stesso nazionale francese sembrerebbe aver smentito sui social ogni intenzione di lasciare il Tottenham.
Oltretutto la ben nota necessità di chiudere in pareggio anche il bilancio di quest’anno e le restrizioni finanziarie imposte dal governo cinese hanno limitato ancora di più l’agibilità sul mercato della società.
Resterebbe solo la strada dei prestiti
Per questo motivo l’Inter si è dovuta ritirare dalla corsa a Schick e con ogni probabilità sarà altrettanto difficile arrivare alla conclusione positiva con la Lazio per Keita.
Considerando le spese fin qui sostenute sul mercato per gli arrivi dei vari Vecino, Borjia Valero, Skriniar, Dalbert, Cancelo, appare probabile che l’unica strada percorribile per Sabatini ed Ausilio in queste ultime ore di trattative sia quella dei prestiti.
Non è certo una prospettiva entusiasmante.
Ma l’abilità di Sabatini può ancora lasciare qualche buona speranza.