Indice dei contenuti
1 L’Inter ha fretta di chiudere per Shkodran Mustafi, l’uomo che sostituirà Murillo nella retroguardia nerazzurra2 Chi è Mustafi – Le caratteristiche3 Gli esordi4 La carriera in Serie A5 L’anno della consacrazione6 La Liga e la Premier7 Nazionale8 StatisticheL’Inter ha fretta di chiudere per Shkodran Mustafi, l’uomo che sostituirà Murillo nella retroguardia nerazzurra
A tre giorni dalla fine del calciomercato, l’Inter è alla ricerca di un difensore centrale che possa dar manforte ai due titolari attuali, ossia Milan Skriniar e Joao Miranda.
Il nome più caldo è quello di Mustafi dell’Arsenal, che ha aperto alla possibilità di vestire la maglia nerazzurra.
Secondo quanto riportato da ESPN, però, nelle ultime ore si segnala un inserimento della Juventus, nonostante i bianconeri stiano per ultimare l’affare Howedes con lo Schalke 04.
Anche Arsene Wenger si è mostrato disponibile ad un’eventuale cessione del giocatore, ma occorre un’offerta importante che limiti la minusvalenza: l’ex Sampdoria è stato pagato 35 milioni di sterline un’estate fa al Valencia.
Chi è Mustafi – Le caratteristiche
Shkodran Mustafi, nato a Bad Hersfeld il 17 aprile 1992, è un calciatore tedesco di origine albanese.
Difensore dell’Arsenal e della nazionale tedesca, con cui si è laureato campione del mondo nel 2014.
Il 25enne è alto 1,84 m e pesa 84 kg. Il suo ruolo naturale è il centrale di difesa, ma all’occorrenza può essere impiegato anche come terzino destro di copertura.
Forte fisicamente, nei duelli aerei e nell’intercettazione dei passaggi. Vince spesso i contrasti, ma è debole nei cross pur non disdegnando quest’ultimi.
Difensore centrale dal piede destro, abile nello stacco aereo, che spesso lo rende pericoloso anche in fase offensiva e nell’anticipo.
Quando c’è da spazzare in area non va per il sottile.
20 è il numero di maglia, 30 sono i milioni della valutazione attuale secondo transfer markt.
Gli esordi
Cresciuto in Germania nelle giovanili del Bebra prima, del Rotenburg dopo ed infine in quelle dell’Amburgo.
Nell’estate 2009 si trasferisce in Inghilterra, a Liverpool, per giocare nell’Everton, squadra militante nella Premier League.
Il suo esordio con i Toffees avviene il 17 dicembre 2009 durante la partita di Europa League contro il Bate Borisov (0-1), subentrando al 76º minuto a Tony Hibbert.
La carriera in Serie A
Il 3 gennaio 2012 viene acquistato a titolo definitivo dalla Sampdoria, con cui firma un contratto quadriennale.
A fine maggio – dello stesso anno – l’esordio da titolare con la maglia blucerchiata nella partita Varese-Samp (3-1).
L’11 novembre in Palermo-Sampdoria 2-0, l’allora mister Ciro Ferrara lo schiera come terzino destro nella difesa a quattro.
Con l’arrivo del nuovo allenatore Delio Rossi viene posizionato come difensore destro della difesa a tre. Conclude la sua prima stagione in Serie A collezionando in totale 17 presenze, di cui 12 da titolare.
L’anno della consacrazione
La stagione seguente (2013-2014) è quella dell’affermazione: Mustafi diventa titolare della difesa blucerchiata (33 presenze in Campionato e 2 in Coppa Italia) e grazie alle ottime prestazioni viene convocato dalla Nazionale maggiore tedesca.
Il 26 ottobre 2013, nella sfida Sampdoria-Atalanta (1-0), realizza di testa il suo primo gol italiano che permette ai padroni di casa di vincere la prima gara stagionale in casa.
La Liga e la Premier
Nell’estate del 2014 si trasferisce a titolo definitivo alla società spagnola del Valencia per la cifra di 8 milioni di euro più 2 di bonus. La Samp incasserà poi anche il 10% della futura rivendita.
Due anni dopo l’ulteriore salto: viene ufficializzato il suo trasferimento all’Arsenal per la cifra di 41 milioni di euro.
Nazionale
49 presenze e 10 gol nelle Nazionali giovanili della Germania.
Mustafi nel maggio 2009 viene convocato per la prima volta dalla Germania Under-17, per prendere parte al Campionato Europeo, dove Shkodran gioca 5 partite con un gol, contribuendo da titolare al successo tedesco della competizione.
Nel 2013 entra a far parte dell’Under 21 e nel febbraio 2014 il commissario tecnico Joachim Löw lo convoca per la prima volta nella Nazionale maggiore tedesca per prendere parte, il 5 marzo seguente a Stoccarda, alla partita amichevole Germania-Cile.
L’albanese da subito tra i 23 pre-convocati per il mondiale, viene inizialmente escluso e solo dopo “ripescato” inseguito all’infortunio di Marco Reus.
Il 16 giugno 2014 fa il suo esordio nel Mondiale 2014 subentrando, al 73′ della partita Germania-Portogallo 4-0, al compagno di nazionale Mats Hummels.
Gioca anche nella partita successiva contro il Ghana subentrando nell’intervallo a Jerome Boateng.
Il 30 giugno gioca da titolare la partita degli ottavi di finale Germania-Algeria 2-1, infortunandosi però al 70′ e concludendo così in anticipo il suo Mondiale.
Senza di lui la Germania prosegue nel suo cammino battendo Francia, Brasile e Argentina in finale, conquistando così la quarta Coppa del Mondo della sua storia.
L’anno scorso la chiamata per gli Europei 2016 in Francia.
Debutto da titolare contro l’Ucraina il 12 giugno, suo il primo gol che sblocca la partita poi vinta 2-0.
Statistiche
In totale in carriera (dal 2009) ha collezionato ben 162 presenze condite da 9 gol; 36 e due reti nell’ultima stagione con i Gunners.
Nel suo parlares può contare una Coppa d’Inghilterra, una Community Shield, una Coppa del Mondo e una Confederations Cup.
LEGGI ANCHE:
Sissoko, il centrocampista seguito dai nerazzurriL’Inter pensa a Brozovic come pedina di scambio per…48 ore per Keita, Lotito deve scegliere fra…