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(TS) Critica alla ragion pura di Suning, FPF paletto invalicabile

Indice dei contenuti

1 I cinesi proprietari dell’Inter in questo momento non si fanno prendere dalle emozioni e rimangono lucidi, il FPF è diventato l’obiettivo principale per l’Inter che verrà2 Queste le parole di Spalletti rilasciate domenica, con una difesa agli uomini mercato nerazzurri:3 E non è solo un discorso di accordi presi in precedenza ma è un discorso più ampio4  «Con il gruppo Suning abbiamo un progetto a medio termine. Vogliamo una crescita organica, la proprietà nel breve continuerà a supportarci, ma nel giro di 3-4 anni il club dovrà essere capace di generare le risorse per auto finanziarsi».5 Il lavoro fatto da Sabatini ed Ausilio è stato lodevole6 Resta ora il fatto che a 3 giorni l’Inter è numericamente debole7 La delusione dei tifosi per le promesse non mantenuteI cinesi proprietari dell’Inter in questo momento non si fanno prendere dalle emozioni e rimangono lucidi, il FPF è diventato l’obiettivo principale per l’Inter che verrà

Il mercato dei nerazzurri è stato davvero un’incognita, ed ora, a 3 giorni dalla chiusura la delusione è palpabile, Suning però ha le idee chiare.

E’ stato lo stesso Spalletti domenica, prima della partita con la Roma a spiegare in modo molto razionale perchè non sono arrivati i top player.

“Fossimo stati più ordinati all’inizio del mercato avremmo evitato di perdere tempo a inseguire profili che poi non si sono portati a casa.Nel calcio, del resto, capita di modificare percorso”.

Queste le parole di Spalletti rilasciate domenica, con una difesa agli uomini mercato nerazzurri:

“Non dipende certo dai nostri direttori se inizialmente si pensava di arrivare a dei giocatori che poi non è stato possibile raggiungere a causa di paletti, regole che noi qui all’Inter vogliamo rispettare”.

Analisi cristallina da parte del mister nerazzurro, che spiega in definitiva che Suning in questo momento vuole ripsettare i paletti del FPF.

Gli accordi presi con l’UEFA da Thoir nel 2013 sono un pallino di Suning che intende assolutamente rispettarli.

E non è solo un discorso di accordi presi in precedenza ma è un discorso più ampio

Alessandro Antonello, nuovo CEO nerazzurro lo ha spiegato molto chiaramente:

 «Con il gruppo Suning abbiamo un progetto a medio termine. Vogliamo una crescita organica, la proprietà nel breve continuerà a supportarci, ma nel giro di 3-4 anni il club dovrà essere capace di generare le risorse per auto finanziarsi».

Eh già, l’Inter in questo momento ha un anima imprenditoriale e ragiona come un’azienda.

La differenza è profonda con l’Inter di Moratti e anche i tempi sono cambiati, Moratti spedeva pur di portare giocatori a Milano senza preoccuparsi dei bilanci.

Certo a quei tempi non c’era il FPF, ed era tutto più facile.

Il piano di Suning non è affatto un brutto piano, assolutamente, una gestione con autofinanziamento farebbe avvicinare l’Inter a quelle che sono le altre realtà d’europa.

Ma per esserci un auto-finanziamento servono i risultati, servono in buona sostasta i soldi dell’ingresso in Champions.

Il lavoro fatto da Sabatini ed Ausilio è stato lodevole

Parliamo di mercato in uscita e parliamo del paletto fondamentale di giugno, quello dei 30 milioni.

La soluzione più semplice sarebbe stata quella di vendere Perisic, invece no, si è agito con saggezza e bravura.

I 30 milioni sono stati otteuti dalle plusvalenze, Banega, Di Marco, Caprari, sono stati sacrificati per rientrare nei vincoli del FPF.

In qesto modo Perisic, che di fatto è uno dei top player nerazzurri è rimasto a Milano e non c’è stata l’esigenza di vendere.

Resta ora il fatto che a 3 giorni l’Inter è numericamente debole

E’ debole perchè mancano dei giocatori a ricoprire dei ruoli, un centrale di difesa e qualcuno in attacco.

L’Inter in questo momento però, proprio per rispettare i paletti del FPF può comprare solo con la formula del prestito con diritto/obbligo di riscatto.

Questo rende il tutto più difficile perchè le società per giocatori all’altezza chiedono contanti da subito.

La delusione dei tifosi per le promesse non mantenute

Parliamoci chiaro, il mercato dell’Inter non è stato affatto un brutto mercato, sono arrivati dei giocatori forti ed un allenatore in grado di farli giocare.

Però la delusione dei tifosi c’è e c’è perchè non sono arrivati i grandi nomi che erano stati promessi a Luglio.

Intendiamoci, le cambiano nella vita come nel calcio ed è vero tutto, dai paletti del FPF alle imposizioni del governo cinese.

Però c’è il sentore che Suning abbia deciso proprio di essere razionale, guardare ai bilanci ed al futuro.

Se questa mossa pagherà lo sapremo a fine campionato, per ora guardiamo e speriamo perchè magari #interiscoming è solo un pò in ritardo.