[EDITORIALE] – Inter, il mercato del vorrei ma non posso

Voglio un mercato spericolato…

Di quei mercati fatti così. Voglio un mercato che se ne frega, che se ne frega di tutto, sì.

Invece no. Prendi un mercato di quelli che non si sa mai. E non ci troveremo come le star, a bere del whisky al Roxy bar. Ah no? No. C’è il Fair Play Finanziario. C’è il governo cinese. D’altronde ognuno rincorre i suoi guai. Ognuno col suo Ranocchia, ognuno diverso.

E ognuno in fondo perso…

Ma io voglio una mercato spericolato, voglio un mercato come quello del Psg. Voglio un mercato esagerato, voglio un colpo come Vidal. Parafrasando Vasco Rossi, potrebbe essere questo il dialogo fra il tifoso dell’Inter e la dura realtà con la quale ha dovuto fare i conti. Perché è stata una realtà che ha fatto i conti in tasca a Suning: cosa impensabile solo due, tre mesi fa.

Che giudizio dare dunque?

Se fossimo a scuola, potremmo dire un sei e mezzo. Perché Borja Valero è tutto tranne che un bollito, perché Vecino è il centrocampista che davvero mancava e perché Skriniar, Dalbert e Cancelo sono colpi in prospettiva. Ma poi dovremmo aggiungere: “L’alunno Suning ha potenzialità, ma non si impegna abbastanza”. Perché se, a inizio sessione di mercato, si fa uscire #interiscoming, poi, è lecito che i tifosi si attendano qualcosa di veramente, veramente grosso.

Voglio un mercato che non è mai tardi, di quei mercati che non dormi mai. Invece per intere settimane, le trattative dell’Inter hanno per lo meno sonnecchiato: rimaste, com’erano, sempre in attesa di un Sì che non è mai purtroppo arrivato.

Non ci troveremo come le star a bere del whisky al Roxy bar. No. Ci troveremo ad Appiano a sperare che Luciano da Certaldo – il vero top player – vesta i panni del Santo e compia il miracolo. L’inter deve infatti entrare in Champions se vuole, governo cinese o non governo cinese, iniziare a spendere e far sognare. Altrimenti: l’Inter e i campionissimi non si incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai.

Solo l’accesso alla massima competizione europea potrebbe portare davvero a cantare a squarcia gola “Voglio un mercato come quello del Psg”.

Per adesso, dunque, meglio armarsi di pazienza e ripartire fiduciosi da quanto fatto dalla coppia Sabatini e Ausilio anche se, ed è evidente a tutti, questa rosa è corta e incompleta.