Damiani : “Sentirete parlare di Karamoh. Somiglia a Dembelè”
Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Oscar Damiani, ex ala azzurra oggi scopritore di talenti. L’ex calciatore è intermediario di molte importanti trattative, compresa quella destinata a portare Karamoh in nerazzurro.
«Lo chiamavano Flipper perché (con le finte e la velocità) Oscar Damiani interpretava al
meglio il ruolo di ala. Ora li chiamano esterni alti e lui i diverte a scovarne di bravi. Nel caso di Yann Karamoh sta lavorando da intermediario («la sua famiglia si avvale di un
legale: Khalid Ouadi») per portarlo all’Inter. Lui che aveva già indirizzato un 18enne Mbaye Niang per soli 2,5 milioni di euro».
Possiamo fare un paragone col milanista? «Niang ha un talento che ha espresso a sprazzi. Invece Karamoh ha già bruciato tante tappe alla sua età. Non a caso è già nell’Under 21. A giugno l’ho visto segnare di testa contro il Camerun e so che il c.t. francese gli ha promesso di richiamarlo appena avrà trovato squadra. Questo braccio di
ferro gli ha fatto perdere il posto perché lui ha detto no a tutte le offerte di Lione e Saint Etienne per diventare nerazzurro».
Cosa lo spinge verso Milano? «Le ambizioni dell’Inter e poi la stima per Spalletti. Nel 4-2-3-1 può occupare tutti i posti dietro la punta. E’ ambidestro e molto veloce».
A chi lo paragona? «Senza dubbio a Dembélé. Ha la sua fisicità e una tecnica al di sopra della media. L’Inter è stata brava a conquistare subito il suo sì. Cambia maglia ad
un costo relativamente basso perché ha il contratto in scadenza nel 2018. E’ un giocatore di cui sentirete parlare ed arriva nella squadra giusta».