Caro Babbo Natale, fa che…
Quando i desideri hanno bisogno di avverarsi prima
Caro Babbo Natale, so che siamo ancora ad inizio settembre ma voglio chiederti un favore anticipato, tutti i tifosi te ne saranno grati: fa che quest’anno a Miranda e Skriniar non succeda nulla di malvagio.
Queste prime due partite ci hanno infatti mostrato una difesa sicura con il brasiliano che si conferma certezza e con il nuovo arrivato che può davvero diventare un perno per l’Inter. E pensare che si chiama Milan…
Una delle domande da porsi è: sarà questa la coppia di centrali titolare dell’Inter? C’è che dice si perchè si fida del duo, altri invece si vedono in qualche modo “costretti” a dire si più per mancanza di alternative. Che poi non è assolutamente vero. Andiamo però con ordine e iniziamo da quelli che si fidano di Miranda e Skriniar.Partiamo dal brasiliano, capitano della nazionale verdeoro. Il roccioso difensore ha dimostrato in questi due anni di poter gestire tutto il reparto arretrato e di essere una certezza, apparte qualche svarione che ogni tanto può capitare. Una cosa è certa: sulla sua pelle ormai c’è impressa la maglia dell’Inter, tant’è che ha giurato amore eterno all’Inter e ha rifiutato la Juventus: “Se giocherei nella Juventus? No, per me sarebbe difficile. L’Inter si è sempre comportata bene con me. Mi hanno accolto in casa come un figlio e sono stato trattato benissimo. L’Inter ha un posto speciale nel mio cuore”. Miranda quest’anno deve dimostrare di essere un leader per riportare l’Inter in alto come vuole lui, che è abituato a vincere. Fino ad ora ha vissutto sotto la Madonnina due stagioni non proprio felici, anche perchè il suo compagno di avventure lì dietro spesso cambiava e dunque era difficile adattarsi. Se l’anno scorso il suo compagno di calci e scivolate è stato Murillo, quest’anno il suo partner sarà uno che di esperienza ne ha poca, ma di voglia tanta: Milan Skriniar.Il giovane sloveno l’anno scorso ha formato con Silvestre una difesa di tutto rispetto, solida e affidabile e nelle prime due partite, contro Fiorentina e Roma, ha dimostrato grande tranquillità ed esperienza. Arrivato all’Inter per non pochi spicci, ora sta a lui dimostrare di valere 25 milioni. il nome Milan deriva dalla base “Mil”, che significa grazioso, non certo l’aggettivo più appropriato per un difensore. Difensore che l’anno scorso è stato eletto miglior giocatore Under 21 sloveno, quindi qualcosa pur significherà. Certo, una cosa è giocare nella Sampdoria, una cosa è giocare nell’Inter. Giocare nell’Inter implica grinta, sicurezza, umiltà e carattere.La sua fortuna più grande, o una delle tante, sarà quella di avere al suo fianco proprio il brasiliano. Con lui il giovane sloveno potrà definitivamente sbocciare e consacrarsi come uno dei più promettenti difensori del panorama italiano. Ci piace mettere pressioni ai giocatori, ma se giochi nell’Inter, come già detto, le pressioni devi averle per forza. Spalletti è stato chiaro: Miranda e Skriniar non si toccano, ma non per mancanza di alternative, come dice qualche tifoso. Perchè le alternative ci sono: una vecchia conoscenza, Andrea Ranocchia, e un grande prospetto, Zinho Vanheusden.Il 29enne italiano doveva sbocciare ma non l’ha mai fatto, sia perchè spesso molto insicuro, sia perchè spesso fischiato ingiustamente. Andrea doveva partire, ma il gran lavoro di Spalletti e del suo staff gli ha dato gran fiducia e forse questo è l’anno buono per rilanciarsi. E magari anche per prendersi qualche rivincita con chi non lo ha mai sostenuto. Insieme a lui un 18enne mai testato in Serie A ma che nelle giovanili si è sempre comportato bene. Zinho, così battezzato dai genitori in onore dell’ex centrocampista brasiliano, potrebbe essere una delle sorprese di quest’anno. Il rinnovo è ad un passo e anche il suo esordio tra i grandi non sembra poi così tanto lontano.I due sono gli unici centrali a disposizione di Spalletti oltre ai titolarissimi. Una cosa certa è che da esuberi qual’erano ora, con il gran lavoro di Re Mida, potranno davvero fare il salto di qualità. Quindi, appurato che la coppia di centrali titolare è quella formata da Miranda e Skriniar, la coppia alternativa non è assolutamente da sottovalutare. Quest’anno c’è la convinzione che il reparto arretrato possa far davvero bene, non solo per merito dei centrali, ma anche per i terzini nuovi arrivati.
L’Inter non vedeva due terzini così, scongiuri a parte, dai tempi d’oro. In questi anni le lacune intraviste in fase difensiva spesso provenivano proprio dai terzini: i vari Nagatomo, D’Ambrosio e compagnia varia non sono riusciti a dare sostanza. Ecco quindi che Dalbert e Cancelo sono arrivati nel posto giusto al momento giusto. Il brasiliano è stato protagonista di un’ottima stagione a Nizza, ha dimostrato duttilità ed eleganza. Il portoghese, dopo le lacrime d’addio al Mestalla, si è subito calato nella sua nuova avventura. Peccato per questo infortunio che ritarderà, di poco, il suo vero debutto in Serie A, minuti di Roma-Inter a parte.
Possiamo concludere proprio prendendo in considerazione il discorso riguardante i terzini. Per troppo tempo la squadra ha faticato, e tirare in ballo la difesa a 3 ora potrebbe essere un azzardo, anzi sicuramente lo è. Perchè ora, con Cancelo e Dalbert, c’è un pò più di sicurezza in quel posto di campo lì, anche se i due devono ancora dimostrare di poter essere all’altezza della Serie A. Altro motivo è la tattica di Spalletti: in queste prime due partite abbiamo notato un gran lavoro di Perisic e Candreva sugli esterni, e con l’ingresso dei nuovi la spinta potrebbe essere il doppio, sia in fase difensiva che in quella offensiva.Perciò, ricollegandoci al discorso di prima: caro Babbo Natale, fa che a Miranda e Skriniar non succeda nulla di male, neanche a Ranocchia e Vanheusden. Perchè quest’anno ci sono più certezze, e crederci non costa nulla.