Raiola: “Inter? Non condivido tante cose. Su Ventura dico che…”
Raiola: “Sull’Inter dico che…”
Dichiarazioni pesanti quelle rilasciate da Mino Raiola, che in una recente intervista ha parlato di tanti argomenti, dalla Serie A fino alla Nazionale.
Oggi il campione d’Italia è la Juve, sono ancora una grande squadra i bianconeri, restano la squadra da battere. ma anche il Napoli ormai è una grande squadra, ha trovato la sua dimensione, e la Roma secondo me può sorprendere. Le milanesi hanno fatto una politica che non condivido, non vedo la punta al Milan, vedremo quando arriveranno le partite più difficili”.
Su Balotelli – “Per me in Italia non abbiamo una punta più forte di Mario, in Nazionale dovrebbe giocare, con Ventura stiamo avendo diversi problemi, sono preoccupato per il calcio italiano”.
Su Insigne – “Il presidente De Laurentiis come al solito ha capito una cosa per un’altra, un giorno farò un cartone su di lui per fargli capire le cose come stanno. Hamsik quando dice che volevo portarlo via io sono stato pronto a fargli rinnovare il contratto. Che rapporto c’è con De Laurentiis? Rapporto, quale rapporto? È un grande presidente per il Napoli, ha grande meriti, grazie al suo carattere, alle sue ideologie, ma abbiamo modi di fare diversi, vediamo le cose diversamente, a volte si esprime in modo strano, anche la squadra lo sa, posso dire che non siamo nemici. Quando dice di passare sopra il suo cadavere forse si scorda che fra 4 anni a Insigne scade il contratto, se poi va via che fa? Hamsik ha voglia di restare a Napoli a vita, magari altri non ce l’hanno, bisogna rispettare il volere di tutti”.
Sulla Nazionale – “Io non credo che abbiamo meno campioni della Spagna, ma se li facciamo giocare a pallavolo è normale che non rendano. Se metti Isco e Asensio nell’Italia li sostituisci dopo 20 minuti, Insigne e Verratti non sono affatto inferiori a loro, anzi, è stato sbagliato tutto dal punto di vista tattico. Stiamo parlando di un ct che dice di voler andare avanti su questa strada nonostante stia sbagliando tutto, di cosa stiamo parlando? Dobbiamo giocare il calcio moderno della Spagna e della Germania, non parliamo di qualità uno contro uno, perché come giocatori siamo alla pari”.