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Focus Tattico: gioco offensivo e spazi tra reparti secondo Spalletti

Focus tattico: il gioco di Spalletti è fondamentalmente basato su principi del calcio moderno

Focus tattico: Spalletti sembrerebbe aver dato una linea tattica abbastanza chiara alla sua Inter. Ecco una breve sintesi per spiegare i principi cardine.

Innanzitutto bisogna concepire il modulo e le richieste di ogni reparto. Il 4-2-3-1, permette occupare il campo soprattutto sulle fasce laterali.

Questo significa che il punto forte, sarebbe proprio la fluidità sulle corsie esterne.

Ma non è tutto qui. I due mediani sono l’ago della bilancia che richiamano a se difesa e attacco per mantenere costanti le distanze.

Se il centrocampo sale, la retroguardia lo segue in modo da poter coprire eventuali perdite improvvise della palla.

Allo Stesso tempo, se la mediana è indietro, gli attaccanti hanno l’obbligo di accorciare per chiudere i passaggi degli avversari e per offrire appoggio in fase di uscita con la palla.

Concetti base quindi: contrazione in fase difensiva e allungamento in quella di attacco.

La differenza la farebbe sempre la velocità di esecuzione nel passaggio da una fase all’altra.

Più lentamente avverrà, più sarà facile per l’avversario adottare contromisure.

Gioco rapido e concreto quindi sono la sintesi di quanto richiesto da Spalletti. Un esempio pratico è il secondo gol segnato a Roma.

Da Handanovic a Icardi in 18 secondi. Passaggi verticali e a due tocchi.

Ma per sottolineare anche la fase difensiva, si deve tenere conto delle chiusure di Perisic sul lato di Nagatomo in Inter-Fiorentina e anche in Roma-Inter.

Grazie alla sua capacità di sacrificio, si è potuto salvare il risultato, raddoppiando in una situazione sfavorevole per la propria retorguardia.

Ecco anche il perché, della voglia del tecnico di Certaldo di non volerlo far partire anche a fronte di grandi offerte.

Gli svantaggi di questo metodo di gioco

Bisogna considerare che senza una preparazione atletica adeguata, un’espressione calcistica del genere è irrealizzabile.

È molto dispendioso e soprattutto rischioso, soprattutto per i giocatori che strappano il campo: Perisic, Joao Mario, Icardi, Dalbert, Cancelo e Candreva, per citare tra titolari e potenziali titolari.

In una situazione come quella nerazzurra, in cui i ricambi sarebbero contati, la prevenzione da infortuni dello staff tecnico, potrebbe essere determinante.

Dalla crioterapia, a interventi di fisioterapisti sulle fasce muscolari più stressate.

Dal lavoro di scarico in palestra, allo stretching per mantenere ben idratati tessuti e articolazioni.

Un lavoro oscuro, e forse non molto noto, che avviene ogni giorno e dopo ogni singola gara.

Un qualcosa che, in situazioni risicate come quella dell’Inter, potrebbe fare la differenza.