Ripercorriamo numeri, carriera e caratteristiche di un giocatore unico
Ora è ufficiale: Ivan Perisic ha rinnovato il suo contratto con l’Inter fino al 2022. Ecco che Spalletti vede realizzato il suo desiderio.
Lo ha messo in chiaro fin da subito il mister di Certaldo: voleva a tutti i costi la permanenza dell’ala di Spalato. E Perisic alla fine si è convinto della bontà di un progetto in cui Spalletti ha disegnato per lui un ruolo da protagonista assoluto.
La carriera del croato arriva ad una svolta quando, nel 2009, dal Roeselare passa al Club Brugge: è ancora un ibrido tra un trequartista e un’ala ma si capisce già che ha delle doti speciali. L’anno seguente il suo allenatore dell’epoca Koster lo utilizza anche come seconda punta e Perisic ripaga questa intuizione diventando capocannoniere del campionato belga con 22 gol. Molti gol arrivano con il suo marchio di fabbrica: progressione sulla sinistra, rientro sul destro e tiro.
Lo nota Jurgen Klopp, all’epoca a Dortmund, che lo fa tornare a giocare in pianta stabile come ala sinistra. Nei suoi anni a Dortmund, anche se la squadra vince campionato e coppa nazionale, dimostra di non essere a suo agio in quel ruolo: non ha ancora la concentrazione necessaria durante tutti i 90 minuti che gli permetta di garantire copertura al terzino.
Dopo un inizio di stagione in cui vede più la panchina che il campo, viene acquistato a gennaio dal Wolfsburg dove segnerà 10 gol. Ha un’intesa perfetta con un altro croato, Ivica Olic, che ha caratteristiche simili a quelle del suo ex compagno in Belgio Kouemaha: sono infatti due punte mobili che, svariando su tutto il fronte offensivo, permettono a Perisic di trovare gli spazi giusti.
A seguito di un’estenuante trattativa arriva all’Inter dove segnerà 9 reti il primo anno e 11 il secondo. Soprattutto nell’ultima stagione la sua presenza risulta fondamentale sia per l’apporto in zona gol che in zona assist.
Spalletti ha quindi deciso di farne un punto fermo della nuova Inter, con il croato che lo ha già ripagato con un gol all’esordio con la Fiorentina e due assist fondamentali nella vittoria di Roma.